Salve a tutti! Avevo smesso di scrivere FF da un pezzo per dedicarmi seriamente al lavoro e allo studio, ma non ho resistito.
Ha alcune scene un pò spinte, ma non troppo!
E' ambientata nel marzo del 2002 quindi dopo la visione dei due film!
Buon lettura!
Aleki
Descent
Mercoledì 27 marzo 2002 – ore 12.30 PM
In una qualche palude della Florida
Per essere una giornata di fine marzo aveva fatto più caldo del solito e l’umidità era impressionante …
Miss Parker sentiva la camicetta di seta rossa che le si era appiccicata sulla schiena, inseguire Jarod nelle paludi della Florida in quella stagione non era stato certamente divertente.
“Chissà che ci trovava stare in mezzo ad alligatori e a zanzare grosse come elicotteri?” – pensò Miss Parker – “Allora Syd che pensi che stesse facendo il nostro ragazzo delle meraviglie in un posto come questo?”
S “Secondo me si sta preparando per diventare qualcuno del resto hai sentito il ragazzo del motel, passava tutto il suo tempo a meditare su quel pontile, non faceva altro.”
MP “Il nostro topo da laboratorio ogni giorno che passa mi fa saltare i nervi e stimola la mia ulcera!”
B “Miss Parker ho trovato un messaggio di Jarod… penso che sia per lei!” – gli allungò delle Pez con Titti, il post-it giallo diceva: Mi è semblato di vedele un gatto! Alla prossima J. Miss Parker lo scagliò con rabbia verso l’asfalto, la plastica si ruppe e all’interno c’era un pezzetto di carta appallottolata. Miss Parker dall’alto dei suoi tacchi si chinò per raccoglierlo. All’interno c’era scritto DNA e alcune gocce di sangue.
MP “Broots, fallo analizzare! Immediatamente!”
B “Per cosa? Per il DNA?”
MP “No controlla gli zuccheri nel sangue! Ma certo idiota il DNA!”
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Giovedì 28 marzo – ore 4.30 PM
The Centre
Blue Cove - Delawere
MP “Allora Broots, l’hai fatto analizzare?”
B “Si, ho qui i risultati, ma oltre a sapere che appartiene a qualcuno di sesso femminile e che ha la mutazione che la rende un simulatore potenziale non siamo riusciti a sapere altro, forse dovrei farlo comparare con quello di qualcuno, ma non so con quello di chi …”
In quel momento il telefono di Miss Parker si mise a squillare. “Che cosa c’è?”
J “Hai trovato la sorpresa all’interno delle PEZ immagino?”
MP “Si ma oltre a sapere che è femmina e un potenziale simulatore non so altro”
J “E se ti dicessi che è un progetto iniziato nell’istante in cui io sono fuggito?”
MP “Un altro GEMINI?”
J “No, meglio … un simulatore come Ethan, quindi con il mio DNA e con quello di una persona che ha il dono del senso interiore, ti si illumina una strada davanti a te?”
MP “Il mio DNA?”
J “Esatto mamma!” – e con un clic la conversazione si chiuse.
Miss Parker era come inebetita, si sedette sui gradini del sim lab e guardava il vuoto. Il suo senso interiore le disse che era la verità. Ad un tratto urlò Broots – “Confronta il DNA che abbiamo con il mio e con quello di Jarod.”
B “Dove trovo quello di Jarod?”
Miss Parker si guardò un attimo in giro e poi con uno scatto si alzò e si diresse verso lo scatolone con le cose prese nell’ultimo rifugio di Jarod, prese il sacchetto con il contenitore rotto delle PEZ e glielo allungò. – “Qui sopra dovrebbe esserci della saliva!”
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Venerdì 29 marzo – ore 6.30 AM
431 Mountain Spring Road – Blue Cove – Delaware
La mattina dopo … Miss Parker quando andata a casa e aveva tirato fuori dei vecchi album, di quando lei era piccola, se le informazioni di Jarod erano esatte la bambina doveva avere tra i quattro e i cinque anni. Guardava le suo foto di quando aveva quell’età, abbracciata sempre insieme a sua madre. Il campanello della porta suonò. Era Broots con una cartella rossa.
MP “Allora Broots?”
Lui cominciò a balbettare… “Po … po … possiamo aspettare Syd?”
MP “E perché mai? Hai bisogno della fanfara per darmi delle risposte?”
B “Nnnn no, ma preferirei che ci fosse Syd, ha detto che stava arrivando!”
Miss Parker gli strappò dalle mani la tipica cartellina rossa del Centro, in quel momento arrivò Syd, ma lei si disinteressò di ogni cosa e con mani tremanti aprì la cartellina.
Il documento era composto di un’unica pagina, c’erano tre diagrammi, ma erano le ultime righe che più la interessavano: Campione 1 di sesso femminile, particolarità mutazione genetica di simulazione, i campioni forniti 2 e 3 corrispondono al 99,9999% ai genitori biologici.
Una lacrima solcò il viso di Miss Parker. Rimase in silenzio a fissare quel pezzo di carta. Sydney le si sedette vicino e le mise una mano sulla spalla, Miss Parker sembrò riscuotersi per un momento e toccò la mano di dello psicologo, era fredda e umida. Il telefono ruppe il silenzio. Uno squillo, due squilli, tre squilli, quattro squilli … quindi Miss Parker allungò la mano e prese la cornetta e senza preamboli disse: “Come lo hai saputo?”
J “Qualcuno che ci conosce fin da bambini l’ha vista e si è stupito della somiglianza che ha con te, per un soffio è riuscito a pungerle un dito con uno spillo e me l’ha inviato illustrandomi i suoi sospetti.”
MP “Sai dov’è ora?”
J “No, ma voglio portarla via.”
MP “Come hanno fatto? Non è una clonazione!”
J “Ho passato molto tempo a pensare e sono giunto a delle conclusioni non propriamente edificanti … ho solo bisogno di una conferma.”
MP “Che tipo di conferma?”
J “Prima di tornare al Centro per cercare di riprendermi hai subito interventi? Qualcosa in cui sia stato necessario una piccola anestesia e magari delle iniezioni?”
MP “No … si … sciando ad Aspen mi sono lesionata un menisco, per l’immobilità mi hanno fatto dell’eparina a basso peso molecolare e dopo un paio di settimane mi hanno operato, due settimane dopo ti davo la caccia.”
J “Mi hai appena dato la conferma di quello che ti è stato fatto! Hanno fatto come con tua madre per concepire Ethan!”
MP “Non ho avuto una gravidanza, di questo me ne sarei accorta!”
J “E di questo li devi ringraziare, altrimenti avresti fatto la sua fine appena nata la bambina. Ti hanno prelevato gli ovuli dopo averti fatto delle iniezioni di ormoni stimolanti per l’iper produzione di ovuli e poi, dopo aver messo il mio seme, devono averli impiantati in qualche donna!”
MP “Mi viene da vomitare!”
J “Io l’ho fatto! Ho preso la mia prima sbronza! Ho pensato a tutto quello che ci siamo persi di lei! Il suo primo sorriso, la sua prima parola, i suoi primi passi … Non voglio perdermi più nulla!”
MP “Non dire nulla di questo … Ho capito come hanno fatto con me, ma con te?”
J “Ti ricordi quando il tuo dolce fratellino e Raines hanno giocato a fare Dio con me? Penso che mi abbiano preso campioni biologici di ogni cosa!”
MP “Ma perché io?”
J “Per il loro super simulatore gli servivano le tue capacità, inoltre penso che abbiano selezionato accuratamente tutti gli embrioni che si sono sviluppati e abbiano scelto lei perché aveva tutte le caratteristiche che loro volevano.”
MP “Voglio trovarla! Voglio che stia con me, che mi conosca!”
J “Allora alleiamoci, insieme con la tua squadra possiamo trovarla.”
MP “Parlo per me, per quanto riguarda la mi squadra ognuno deciderà per sé, dichiaro chiuse le ostilità tra noi! Te le giuro!”
J “Mi fido della tua parola.” – e Jarod entrò nel soggiorno – e mi fido di voi!”
Broots ebbe un sussulto a vederlo davanti a sé. Syd disse: “Avrete il mio aiuto, ogni giorno che passa il Centro mi disgusta sempre più e poi ho una lista di debiti nei tuoi confronti che non finiscono più!”
J “Ti ho sempre considerato la mia famiglia, niente debiti tra noi. Se tu Broots vuoi tirarti indietro ti capisco e non ti giudicherò, ti chiedo solamente il silenzio su quanto hai saputo su questa nostra conversazione.”
B “No no no … io sono dalla vostra parte, mi avete aiutato tanto con Debbie che non basterà il resto della mia vita per ripagarvi. Una figlia è sempre una figlia!”
J “Grazie Broots!”
MP “Penso che noi dobbiamo parlare in privato della faccenda.” – disse indicando le scale.
J “Si forse hai ragione!”
Entrarono nello studio di sua madre.
J “E’ la prima volta che entro qui, è molto bello, molto rilassante.”
Mp “Pensavo che ormai conoscessi casa mia meglio di me!”
J “Certe cose le rispetto pure io.”
MP “Era la sua stanza, il suo … il nostro santuario. Ho pensato che questo posto fosse l’ideale per parlare di una figlia in comune!”
J “Si concordo. Di cosa vuoi discutere?”
MP “Siamo una famiglia strampalata di certo, ma ora siamo una famiglia! Voglio quella bambina! La voglio dal momento in cui mi hai chiamato mamma. Anche se la troviamo e riusciamo a portarla via il Centro non me non ce la lascerà tenere. So che il Centro non mi lascerà mai, quindi lei verrà con te …”
J “Parker puoi venire anche tu con noi!”
MP “No, non posso e lo sappiamo entrambi, devo rimanere al mio posto, quindi nessuno dovrà sapere che io so!”
J “Parker devi andartene da lì!”
MP “Perché l’ammazzino come hanno ucciso Tommy? O perché uccidano te e me assieme e lei rimanga sola? No non lo farò. Jarod promettimi che l’amerai con tutto te stesso e qualsiasi cosa mi succeda non tornerai a riprendermi!”
J “No …”
MP “Promettilo! O giuro che ti faccio un buco con la mia S&W in sostituzione dei tuoi attributi maschili!” – mentre lo diceva estrasse la pistola e lo minacciò piangendo. “Promettimelo!”
J “Si lo farò te lo prometto.” – lui si alzò e la abbracciò. Lei pianse tra lei sue braccia, anche sul volto di lui scesero delle lacrime che si confusero con i capelli lucenti di lei. Pian piano lei cominciò a calmarsi, lo guardò in volto e gli disse: “Devi promettermi un’altra cosa!”
J “Che cosa?”
MP “Che le parlerai di me, che le mostrerai le mie foto e quelle di mia madre e le dirai che l’amo al di sopra di ogni cosa!”
J “Si te lo prometto, lo farò!”
Nel frattempo di sotto Sydney e Broots parlavano tra loro.
B “Ma come possono aver fatto una cosa del genere?”
S “Dopo aver visto Gemini e Ethan, questo penso che sia nulla in confronto, il problema è che lo hanno fatto a delle persone che stimiamo, a cui vogliamo bene. Ma la cosa che più mi ripugna è che esista un altro bambino cresciuto senza i suoi genitori e che gli abbiano riempito la testa di menzogne.”
B “Già, chissà com’è questa bambina? Non so perché ma me la immagino vestita di pelle nera e con una S&W in mano.”
S “In realtà Miss Parker era una bambina dolcissima, precoce rispetto alle sue
coetanee, ma era allegra e molto sensibile, me la ricordo ancora quando Catherine la portò per la prima volta al Centro, cercava di darsi un tono, ma davanti ai conigli si sciolse e nonostante fossimo sotto terra sembrava fosse entrato un raggio di sole.”
B “Syd, se non l’avessi vista in qualche DSA o in qualche foto con sua madre non ti crederei mai! Che pensi che stiano facendo qui due?”
S “Penso che stiano stendendo i patti della tregua!”
B “Che colpo sapere di avere una figlia e non averla mai nemmeno visto! Tutto ciò che hanno sono poche gocce di sangue su un pezzo di carta.”
S “Già, in effetti è qualcosa che ti colpisce in pieno, il mio ragazzo per fortuna è cresciuto con sua madre accanto e con un padre adottivo che l’ha amato, ma quella bambina non ha nessuno al mondo che gli dia amore!”
B “Pensi che l’abbiano data in adozione? Almeno per un certo periodo?”
S “No, non penso. Credo che l’abbiano fatta crescere in un ambiente sterile per non darle legami emotivi, che fino ad ora sono stati l’origine dell’insuccesso di tutti i progetti simulatori. Deve essere cresciuta in un posto come Gemini!”
Miss Parker si era ricomposta, aveva asciugato le lacrime e davanti allo specchio cominciò ritoccare il trucco, ma la mano si fermò. Jarod vista la sua esitazione le sorrise, prese in mano la spazzola e cominciò a spazzolarle i morbidi capelli.
MP “Non c’è niente che ti fermi nelle tue simulazioni ragazzo delle meraviglie?”
Jarod le sorrise – “Ho solamente capito che ne avevi bisogno e del resto non puoi presentarti di sotto se non torni la Regina dei ghiacci!”
MP “Non sfidare la tua buona stella!”
J “Non puoi negare però che ti faccia bene sentire che qualcuno si occupa di te!”
MP “No, non lo nego, non con te che riesci sempre a leggermi dentro, neanche Tommy riusciva così profondamente come ci riesci tu.”
J “Abbiamo condiviso parte della nostra infanzia, conosco le tue zone d’ombra e le tue zone di luce … come tu conosci le mie.”
MP “Chi pensi abbia dato l’ordine?”
J “Hai bisogno di sentirtelo dire?”
MP “Mio padre! Ma quale dei due?”
J “Forse entrambi.”
MP “Ma è la loro nipotina, come possono farle questo.”
J “Dubito che la vedano sotto questo punto di vista, pensa a Lyle, la vedranno solamente come potere per il Centro.”
MP “Ora va meglio, dobbiamo scendere di sotto per mettere tranquilli i due là sotto o penseranno che mi sto prendendo il tuo scalpo!”
J “Si scendiamo, dobbiamo trovare la nostra bambina e portarla via, ovunque essa sia.”
Poco dopo al piano di sotto attorno al tavolo i quattro cominciarono a lavorare.
MP “Jarod da chi hai avuto il sangue?”
J “Niente ritorsioni su di lui! Promesso?”
MP “Si, si promesso! Da chi?” – rispose stizzita.
J “Chi è in grado di circolare liberamente al Centro e nessuno fa caso a lui?”
MP “Ah basta indovinelli o mi torna l’ulcera!”
S “Mi sembra ovvio: Angelo!”
J “Esatto! Mi ha dato un nome, non so se sia quello del progetto, Descent.”[Discendente NdAleki]
MP “Poca fantasia, ma adatto. Broots ho bisogno che tu vada al Centro e che vedi cosa scopri.”
J “Parker è inutile … ci ho già provato, non c’è nulla con quel nome, bisogna cercare sotto altri nomi. Ho provato ad anagrammarlo o a cercare con sinonimi ma non ho trovato nulla.”
S “Sai come l’hanno chiamata?”
J “No, Angelo non me l’ha detto.”
MP “Allora è necessario andare al Centro per farcelo dire.”
J “Ah Miss Parker, non è che mi puoi dare una delle tue chiavi di massima sicurezza?”
MP “Non stai tirando un po’ troppo la corda?”
J “Era per rendermi utile!”
MP “Renditi utile in un’altra maniera, prendi quegli album e portali nella tana più sicura che hai e predisponi il tutto per quando sarà tutto finito.”
J “Va bene, ma voi state attenti. Ah Broots interessante il nuovo firewall, ma ho trovato un paio di bug … non che a me dispiaccia avere la vita facile, ma non mi sembrano errori da te!”
B “Io non ho installato nessun nuovo firewall! Ne sto elaborando uno, ma non è ancora pronto!”
J “Allora qualcuno l’ha installato senza dirti nulla!”
B “No … la mia ultima creazione! Chi me l’avrà rovinata!”
MP “Broots poi potrai tornare a giocare con i tuoi computer, ora datti da fare per altre cose!”
B “Si … si subito Miss Parker!”
MP “Ah ragazzo delle meraviglie …”
J “… si?”
MP “Ricordati delle promesse che mi hai fatto!”
Jarod sorrise: “Certamente mia signora e regina dei ghiacci!” – così dicendo cominciò a scegliere gli album da prendere.
S “Che promesse ti ha fatto?
MP guardò Syd sorridendo e disse: “Cose tra il ragazzo prodigio e la regina dei ghiacci!”
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Aleki