Descent, ... e se Jarod e Miss Parker avessero un discendente? [Completa]

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Aleki77
view post Posted on 13/9/2007, 17:09




Salve a tutti! Avevo smesso di scrivere FF da un pezzo per dedicarmi seriamente al lavoro e allo studio, ma non ho resistito. :P
Ha alcune scene un pò spinte, ma non troppo!
E' ambientata nel marzo del 2002 quindi dopo la visione dei due film! :ok:
Buon lettura! ;)
Aleki

Descent


Mercoledì 27 marzo 2002 – ore 12.30 PM
In una qualche palude della Florida

Per essere una giornata di fine marzo aveva fatto più caldo del solito e l’umidità era impressionante …
Miss Parker sentiva la camicetta di seta rossa che le si era appiccicata sulla schiena, inseguire Jarod nelle paludi della Florida in quella stagione non era stato certamente divertente.
“Chissà che ci trovava stare in mezzo ad alligatori e a zanzare grosse come elicotteri?” – pensò Miss Parker – “Allora Syd che pensi che stesse facendo il nostro ragazzo delle meraviglie in un posto come questo?”

S “Secondo me si sta preparando per diventare qualcuno del resto hai sentito il ragazzo del motel, passava tutto il suo tempo a meditare su quel pontile, non faceva altro.”

MP “Il nostro topo da laboratorio ogni giorno che passa mi fa saltare i nervi e stimola la mia ulcera!”

B “Miss Parker ho trovato un messaggio di Jarod… penso che sia per lei!” – gli allungò delle Pez con Titti, il post-it giallo diceva: Mi è semblato di vedele un gatto! Alla prossima J. Miss Parker lo scagliò con rabbia verso l’asfalto, la plastica si ruppe e all’interno c’era un pezzetto di carta appallottolata. Miss Parker dall’alto dei suoi tacchi si chinò per raccoglierlo. All’interno c’era scritto DNA e alcune gocce di sangue.

MP “Broots, fallo analizzare! Immediatamente!”

B “Per cosa? Per il DNA?”

MP “No controlla gli zuccheri nel sangue! Ma certo idiota il DNA!”
__________

Giovedì 28 marzo – ore 4.30 PM
The Centre
Blue Cove - Delawere

MP “Allora Broots, l’hai fatto analizzare?”

B “Si, ho qui i risultati, ma oltre a sapere che appartiene a qualcuno di sesso femminile e che ha la mutazione che la rende un simulatore potenziale non siamo riusciti a sapere altro, forse dovrei farlo comparare con quello di qualcuno, ma non so con quello di chi …”
In quel momento il telefono di Miss Parker si mise a squillare. “Che cosa c’è?”

J “Hai trovato la sorpresa all’interno delle PEZ immagino?”

MP “Si ma oltre a sapere che è femmina e un potenziale simulatore non so altro”

J “E se ti dicessi che è un progetto iniziato nell’istante in cui io sono fuggito?”
MP “Un altro GEMINI?”

J “No, meglio … un simulatore come Ethan, quindi con il mio DNA e con quello di una persona che ha il dono del senso interiore, ti si illumina una strada davanti a te?”

MP “Il mio DNA?”

J “Esatto mamma!” – e con un clic la conversazione si chiuse.

Miss Parker era come inebetita, si sedette sui gradini del sim lab e guardava il vuoto. Il suo senso interiore le disse che era la verità. Ad un tratto urlò Broots – “Confronta il DNA che abbiamo con il mio e con quello di Jarod.”

B “Dove trovo quello di Jarod?”

Miss Parker si guardò un attimo in giro e poi con uno scatto si alzò e si diresse verso lo scatolone con le cose prese nell’ultimo rifugio di Jarod, prese il sacchetto con il contenitore rotto delle PEZ e glielo allungò. – “Qui sopra dovrebbe esserci della saliva!”
_______________

Venerdì 29 marzo – ore 6.30 AM
431 Mountain Spring Road – Blue Cove – Delaware

La mattina dopo … Miss Parker quando andata a casa e aveva tirato fuori dei vecchi album, di quando lei era piccola, se le informazioni di Jarod erano esatte la bambina doveva avere tra i quattro e i cinque anni. Guardava le suo foto di quando aveva quell’età, abbracciata sempre insieme a sua madre. Il campanello della porta suonò. Era Broots con una cartella rossa.

MP “Allora Broots?”

Lui cominciò a balbettare… “Po … po … possiamo aspettare Syd?”

MP “E perché mai? Hai bisogno della fanfara per darmi delle risposte?”

B “Nnnn no, ma preferirei che ci fosse Syd, ha detto che stava arrivando!”

Miss Parker gli strappò dalle mani la tipica cartellina rossa del Centro, in quel momento arrivò Syd, ma lei si disinteressò di ogni cosa e con mani tremanti aprì la cartellina.

Il documento era composto di un’unica pagina, c’erano tre diagrammi, ma erano le ultime righe che più la interessavano: Campione 1 di sesso femminile, particolarità mutazione genetica di simulazione, i campioni forniti 2 e 3 corrispondono al 99,9999% ai genitori biologici.

Una lacrima solcò il viso di Miss Parker. Rimase in silenzio a fissare quel pezzo di carta. Sydney le si sedette vicino e le mise una mano sulla spalla, Miss Parker sembrò riscuotersi per un momento e toccò la mano di dello psicologo, era fredda e umida. Il telefono ruppe il silenzio. Uno squillo, due squilli, tre squilli, quattro squilli … quindi Miss Parker allungò la mano e prese la cornetta e senza preamboli disse: “Come lo hai saputo?”

J “Qualcuno che ci conosce fin da bambini l’ha vista e si è stupito della somiglianza che ha con te, per un soffio è riuscito a pungerle un dito con uno spillo e me l’ha inviato illustrandomi i suoi sospetti.”

MP “Sai dov’è ora?”

J “No, ma voglio portarla via.”

MP “Come hanno fatto? Non è una clonazione!”

J “Ho passato molto tempo a pensare e sono giunto a delle conclusioni non propriamente edificanti … ho solo bisogno di una conferma.”

MP “Che tipo di conferma?”

J “Prima di tornare al Centro per cercare di riprendermi hai subito interventi? Qualcosa in cui sia stato necessario una piccola anestesia e magari delle iniezioni?”

MP “No … si … sciando ad Aspen mi sono lesionata un menisco, per l’immobilità mi hanno fatto dell’eparina a basso peso molecolare e dopo un paio di settimane mi hanno operato, due settimane dopo ti davo la caccia.”

J “Mi hai appena dato la conferma di quello che ti è stato fatto! Hanno fatto come con tua madre per concepire Ethan!”
MP “Non ho avuto una gravidanza, di questo me ne sarei accorta!”

J “E di questo li devi ringraziare, altrimenti avresti fatto la sua fine appena nata la bambina. Ti hanno prelevato gli ovuli dopo averti fatto delle iniezioni di ormoni stimolanti per l’iper produzione di ovuli e poi, dopo aver messo il mio seme, devono averli impiantati in qualche donna!”
MP “Mi viene da vomitare!”

J “Io l’ho fatto! Ho preso la mia prima sbronza! Ho pensato a tutto quello che ci siamo persi di lei! Il suo primo sorriso, la sua prima parola, i suoi primi passi … Non voglio perdermi più nulla!”

MP “Non dire nulla di questo … Ho capito come hanno fatto con me, ma con te?”

J “Ti ricordi quando il tuo dolce fratellino e Raines hanno giocato a fare Dio con me? Penso che mi abbiano preso campioni biologici di ogni cosa!”

MP “Ma perché io?”

J “Per il loro super simulatore gli servivano le tue capacità, inoltre penso che abbiano selezionato accuratamente tutti gli embrioni che si sono sviluppati e abbiano scelto lei perché aveva tutte le caratteristiche che loro volevano.”

MP “Voglio trovarla! Voglio che stia con me, che mi conosca!”

J “Allora alleiamoci, insieme con la tua squadra possiamo trovarla.”

MP “Parlo per me, per quanto riguarda la mi squadra ognuno deciderà per sé, dichiaro chiuse le ostilità tra noi! Te le giuro!”

J “Mi fido della tua parola.” – e Jarod entrò nel soggiorno – e mi fido di voi!”
Broots ebbe un sussulto a vederlo davanti a sé. Syd disse: “Avrete il mio aiuto, ogni giorno che passa il Centro mi disgusta sempre più e poi ho una lista di debiti nei tuoi confronti che non finiscono più!”

J “Ti ho sempre considerato la mia famiglia, niente debiti tra noi. Se tu Broots vuoi tirarti indietro ti capisco e non ti giudicherò, ti chiedo solamente il silenzio su quanto hai saputo su questa nostra conversazione.”

B “No no no … io sono dalla vostra parte, mi avete aiutato tanto con Debbie che non basterà il resto della mia vita per ripagarvi. Una figlia è sempre una figlia!”

J “Grazie Broots!”

MP “Penso che noi dobbiamo parlare in privato della faccenda.” – disse indicando le scale.

J “Si forse hai ragione!”

Entrarono nello studio di sua madre.

J “E’ la prima volta che entro qui, è molto bello, molto rilassante.”

Mp “Pensavo che ormai conoscessi casa mia meglio di me!”

J “Certe cose le rispetto pure io.”

MP “Era la sua stanza, il suo … il nostro santuario. Ho pensato che questo posto fosse l’ideale per parlare di una figlia in comune!”

J “Si concordo. Di cosa vuoi discutere?”

MP “Siamo una famiglia strampalata di certo, ma ora siamo una famiglia! Voglio quella bambina! La voglio dal momento in cui mi hai chiamato mamma. Anche se la troviamo e riusciamo a portarla via il Centro non me non ce la lascerà tenere. So che il Centro non mi lascerà mai, quindi lei verrà con te …”

J “Parker puoi venire anche tu con noi!”

MP “No, non posso e lo sappiamo entrambi, devo rimanere al mio posto, quindi nessuno dovrà sapere che io so!”

J “Parker devi andartene da lì!”

MP “Perché l’ammazzino come hanno ucciso Tommy? O perché uccidano te e me assieme e lei rimanga sola? No non lo farò. Jarod promettimi che l’amerai con tutto te stesso e qualsiasi cosa mi succeda non tornerai a riprendermi!”

J “No …”

MP “Promettilo! O giuro che ti faccio un buco con la mia S&W in sostituzione dei tuoi attributi maschili!” – mentre lo diceva estrasse la pistola e lo minacciò piangendo. “Promettimelo!”

J “Si lo farò te lo prometto.” – lui si alzò e la abbracciò. Lei pianse tra lei sue braccia, anche sul volto di lui scesero delle lacrime che si confusero con i capelli lucenti di lei. Pian piano lei cominciò a calmarsi, lo guardò in volto e gli disse: “Devi promettermi un’altra cosa!”

J “Che cosa?”

MP “Che le parlerai di me, che le mostrerai le mie foto e quelle di mia madre e le dirai che l’amo al di sopra di ogni cosa!”

J “Si te lo prometto, lo farò!”

Nel frattempo di sotto Sydney e Broots parlavano tra loro.

B “Ma come possono aver fatto una cosa del genere?”

S “Dopo aver visto Gemini e Ethan, questo penso che sia nulla in confronto, il problema è che lo hanno fatto a delle persone che stimiamo, a cui vogliamo bene. Ma la cosa che più mi ripugna è che esista un altro bambino cresciuto senza i suoi genitori e che gli abbiano riempito la testa di menzogne.”

B “Già, chissà com’è questa bambina? Non so perché ma me la immagino vestita di pelle nera e con una S&W in mano.”

S “In realtà Miss Parker era una bambina dolcissima, precoce rispetto alle sue
coetanee, ma era allegra e molto sensibile, me la ricordo ancora quando Catherine la portò per la prima volta al Centro, cercava di darsi un tono, ma davanti ai conigli si sciolse e nonostante fossimo sotto terra sembrava fosse entrato un raggio di sole.”

B “Syd, se non l’avessi vista in qualche DSA o in qualche foto con sua madre non ti crederei mai! Che pensi che stiano facendo qui due?”

S “Penso che stiano stendendo i patti della tregua!”

B “Che colpo sapere di avere una figlia e non averla mai nemmeno visto! Tutto ciò che hanno sono poche gocce di sangue su un pezzo di carta.”

S “Già, in effetti è qualcosa che ti colpisce in pieno, il mio ragazzo per fortuna è cresciuto con sua madre accanto e con un padre adottivo che l’ha amato, ma quella bambina non ha nessuno al mondo che gli dia amore!”

B “Pensi che l’abbiano data in adozione? Almeno per un certo periodo?”

S “No, non penso. Credo che l’abbiano fatta crescere in un ambiente sterile per non darle legami emotivi, che fino ad ora sono stati l’origine dell’insuccesso di tutti i progetti simulatori. Deve essere cresciuta in un posto come Gemini!”

Miss Parker si era ricomposta, aveva asciugato le lacrime e davanti allo specchio cominciò ritoccare il trucco, ma la mano si fermò. Jarod vista la sua esitazione le sorrise, prese in mano la spazzola e cominciò a spazzolarle i morbidi capelli.

MP “Non c’è niente che ti fermi nelle tue simulazioni ragazzo delle meraviglie?”
Jarod le sorrise – “Ho solamente capito che ne avevi bisogno e del resto non puoi presentarti di sotto se non torni la Regina dei ghiacci!”

MP “Non sfidare la tua buona stella!”

J “Non puoi negare però che ti faccia bene sentire che qualcuno si occupa di te!”

MP “No, non lo nego, non con te che riesci sempre a leggermi dentro, neanche Tommy riusciva così profondamente come ci riesci tu.”

J “Abbiamo condiviso parte della nostra infanzia, conosco le tue zone d’ombra e le tue zone di luce … come tu conosci le mie.”

MP “Chi pensi abbia dato l’ordine?”

J “Hai bisogno di sentirtelo dire?”

MP “Mio padre! Ma quale dei due?”

J “Forse entrambi.”

MP “Ma è la loro nipotina, come possono farle questo.”

J “Dubito che la vedano sotto questo punto di vista, pensa a Lyle, la vedranno solamente come potere per il Centro.”

MP “Ora va meglio, dobbiamo scendere di sotto per mettere tranquilli i due là sotto o penseranno che mi sto prendendo il tuo scalpo!”

J “Si scendiamo, dobbiamo trovare la nostra bambina e portarla via, ovunque essa sia.”

Poco dopo al piano di sotto attorno al tavolo i quattro cominciarono a lavorare.

MP “Jarod da chi hai avuto il sangue?”

J “Niente ritorsioni su di lui! Promesso?”

MP “Si, si promesso! Da chi?” – rispose stizzita.

J “Chi è in grado di circolare liberamente al Centro e nessuno fa caso a lui?”

MP “Ah basta indovinelli o mi torna l’ulcera!”

S “Mi sembra ovvio: Angelo!”

J “Esatto! Mi ha dato un nome, non so se sia quello del progetto, Descent.”[Discendente NdAleki]

MP “Poca fantasia, ma adatto. Broots ho bisogno che tu vada al Centro e che vedi cosa scopri.”

J “Parker è inutile … ci ho già provato, non c’è nulla con quel nome, bisogna cercare sotto altri nomi. Ho provato ad anagrammarlo o a cercare con sinonimi ma non ho trovato nulla.”

S “Sai come l’hanno chiamata?”

J “No, Angelo non me l’ha detto.”

MP “Allora è necessario andare al Centro per farcelo dire.”

J “Ah Miss Parker, non è che mi puoi dare una delle tue chiavi di massima sicurezza?”

MP “Non stai tirando un po’ troppo la corda?”

J “Era per rendermi utile!”

MP “Renditi utile in un’altra maniera, prendi quegli album e portali nella tana più sicura che hai e predisponi il tutto per quando sarà tutto finito.”

J “Va bene, ma voi state attenti. Ah Broots interessante il nuovo firewall, ma ho trovato un paio di bug … non che a me dispiaccia avere la vita facile, ma non mi sembrano errori da te!”

B “Io non ho installato nessun nuovo firewall! Ne sto elaborando uno, ma non è ancora pronto!”

J “Allora qualcuno l’ha installato senza dirti nulla!”

B “No … la mia ultima creazione! Chi me l’avrà rovinata!”

MP “Broots poi potrai tornare a giocare con i tuoi computer, ora datti da fare per altre cose!”

B “Si … si subito Miss Parker!”

MP “Ah ragazzo delle meraviglie …”

J “… si?”

MP “Ricordati delle promesse che mi hai fatto!”

Jarod sorrise: “Certamente mia signora e regina dei ghiacci!” – così dicendo cominciò a scegliere gli album da prendere.

S “Che promesse ti ha fatto?

MP guardò Syd sorridendo e disse: “Cose tra il ragazzo prodigio e la regina dei ghiacci!”

------ fine prima parte -----

Aspetto i vostri commenti prima di postare la prossima parte!

Aleki :ciao:
 
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view post Posted on 13/9/2007, 17:44

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*___* Molto interessante! Brava!!! Aspetto presto un nuovo capitolo ;)

ps: spero che il mio maritino Lyle non sia troppo cattivo in questa ff :fischio:
 
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IOTH
view post Posted on 13/9/2007, 18:32




aleki77 ti faccio i miei complimenti à veramente ben scritta :applausi: :applausi: ....quando leggevo la tua ff mi sembrava di assistere ad una delle puntate di jarod in tv :P

ps:non vedo l'ora di leggere il continuo....aspetto con impazienza...

Edited by IOTH - 13/9/2007, 20:40
 
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Aleki77
view post Posted on 13/9/2007, 18:53




CITAZIONE (IOTH @ 13/9/2007, 19:32)
aleki77 ti faccio i miei complimenti à veramente ben scritta :applausi: :applausi: ....quando la tua ff mi sembrava di vedere una delle puntate di jarod in tv :P

/me commossa :cry: ringrazia... ringrazia :D


CITAZIONE (IOTH @ 13/9/2007, 19:32)
ps:non vedo l'ora di leggere il continuo....aspetto con impazienza...

Sarei molto tentata di pubblicare il pezzo seguente... ma ho visto che ho fatto un errore... ho saltato un verbo in una frase :nonsifa: , vorrei assicurarmi di correggere il mano scritto!
Magari domani... per domani potrei anche farcela!
Ringrazio anche Mary_Jordan per i complimenti /me gasata! :lol:

Per quanto riguarda Lyle ... non ho ancora deciso nelle 30 pagine che ho scritto fino ad ora compare poche volte!!! :fischio:

Commentate gente coomentate! :applausi:

A presto

Aleki

Attached Image: TheCentre.jpg

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view post Posted on 13/9/2007, 21:40

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CITAZIONE
Per quanto riguarda Lyle ... non ho ancora deciso nelle 30 pagine che ho scritto fino ad ora compare poche volte!!! :fischio:

Male! Malissimo!!! Lyle deve essere onnipresente!!!

Scherzo ovviamente ;)
 
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Aleki77
view post Posted on 14/9/2007, 03:21




... e per i miei due lettori... ecco la seconda parte. Spero che la gradiate come la prima se non di più!

Descent
- parte seconda -

Ore 11.30 AM
The Centre
Blue Cove - Delawere

Broots lavorò febbrilmente ai suoi amati computer con scarsi risultati. Miss Parker e Sydney invece trovarono Angelo mentre disegnava febbrilmente. La sua attenzione era decisamente altrove.
Miss Parker sembrava sconsolata oltre che frustata e con gli occhi chiese aiuto a Syd il quale scosse la testa e disse: “Sei tu che devi trovare un contatto con lui, ricordati che deve sentire le tue emozioni!”

Miss Parker allora si sedette vicino ad Angelo, chiuse gli occhi e ricordò la sensazione che aveva auto quando Jarod l’aveva chiamata mamma, quando aveva letto i risultati del test del DNA e con entrambe le mani toccò Angelo. L’effetto di lui fu palese si bloccò per un istante e poi ricominciò a disegnare con maggiore veemenza. Miss Parker con gli occhi lucidi gli disse: “Ti prego Angelo devo trovare la mia bambina… dimmi almeno come l’hanno chiamata… ti prego.”

Angelo smise di disegnare e con una mano le toccò una guancia. “Catherine! Si chiama Catherine!”

Un sussulto uscì dalle labbra di Miss Parker e le lacrime le rotolarono sulle guance. Syd l’abbracciò e la tesse stretta fino a quando i singhiozzi non si calmarono. Finalmente Miss Parker parlò: “Le hanno dato il nome che le avrei dato io. O mio Dio Syd, non so se esserne felice oppure no.”

Angelo le toccò una mano e le disse “Però a lei piace di più Kate.” – Quindi le diede il blocco da disegno e si diresse verso una grata. – “Angelo non sa dove sia ora Kate, ma Angelo la cerca per Miss Parker e per Jarod.”

MP “Grazie Angelo.” Angelo scomparve nei condotti della ventilazione.

Syd aprì il blocco da disegno e vide che il soggetto era sempre lo stesso: una bambina di circa quattro anni che sorrideva, piangeva, rideva,… costruiva l’Empire State Building… come tanti anni prima aveva fatto suo padre. “Mio Dio hanno iniziato l’addestramento, come feci io con Jarod!”

Miss Parker era silenziosa, cercava di riempirsi gli occhi con quelle immagini e le sembrò che il cuore si fosse rotto per il troppo amore che conteneva per quella bambina.

MP “ Sydney, com’è possibile che sento tanto amore per qualcuno che non ho mai visto?”

S “Il sangue non è una condizione sufficiente se presa da sola. Ma certamente la cosa si fa più impegnativa se pensiamo che il padre è Jarod e che non hai ancora compreso o forse è più corretto dire che rifiuti i sentimenti che provi per Jarod!”

MP “Syd non galoppare con la fantasia... per me c’è ancora il mio Tommy.”

S “Razionalmente non vuoi lasciarlo andare, ma il tuo cuore ha già preso un’altra strada.”

MP “Vedo che Il ragazzo delle meraviglie ha parlato con te di quello che è successo sull’isola!”

S “No, Jarod non mi ha detto nulla. Che cosa è successo?”

Miss Parker si morse le labbra pentendosi di quello che aveva appena detto. “Non andare a cercare significati reconditi, è stato un momento di debolezza, inoltre non è successo nulla!”

S “Sentiamo, che cosa non è successo?”

MP “Ci stavamo per baciare, ma per fortuna siamo stati interrotti!” [Ci crediamo tutti!!! NdAleki]

S “Sei sicura per fortuna?”

MP “Certamente! Ma al nostro ragazzo prodigio è andato il sangue alla testa e si è praticamente dichiarato!”

S “E tu?”

MP “Gli ho detto che era stato un momento di debolezza e nient’altro. Che lui fugge e io lo inseguo!”

S “Anche adesso sei di questa opinione?”

MP “Ora c’è la tregua!”

S “Miss Parker, siete una famiglia ora, anche se le cose sono andate in questa maniera! Le cose possono cambiare! Non farti portare via la tua unica possibilità di felicità al di fuori di questo inferno!”

MP “Syd… prima pensiamo a trovare la mia bambina e poi vedremo come le cose si sistemeranno!”

Con una calma meticolosa Miss Parker prese il blocco e staccò le pagine, una ad una, le piegò e le mise nella sua 24h tranne due. Quella con Kate che costruiva il palazzo lo mise nelle mani di Syd, l’altra l’arrotolò con cura e lasciò il sim lab.

Si diresse nel buco di Broots, con solo uno sguardo glaciale fece uscire tutti dal laboratorio e rimase sola con Broots. Stese il disegno.

MP “Questa è lei! Se è in questo edificio trovala!” – La Regina dei ghiacci aveva parlato.
------

11.00 PM
431 Mountain Spring Road – Blue Cove – Delaware

Miss Parker era da sola seduta sul divano e guardava i disegni che Angelo aveva fatto della sua bambina. Jarod non era ancora arrivato, ma immaginò che il rifugio che doveva preparare per la bambina non fosse esattamente dietro l’angolo. Qualcuno da dietro le si avvicinò e rapidamente estrasse la sua S&W... era Jarod.

MP “Tu non bussi mai?”

J “Ho visto tutte le luci spente, pensavo che fossi già a letto visto che ieri non hai dormito.”

MP “Come lo sai?”

J “Sta mattina sono venuto in casa tua verso le quattro e il tuo letto era intatto!”

MP “Mi spii?”

J “Volevo solamente sapere se stavi bene.”

MP “Si… no… non so nemmeno io come mi sento.”

J “E’ lei?” – disse indicando i disegni che erano sparsi sul divano.

MP “Si, li ha fatti Angelo, per noi.”

J “E’ bellissima, ha il tuo sorriso.”

MP “E i tuoi occhi.”

J “Geneticamente siamo genitori ineccepibili, spero che lo saremo anche nella vita.”

MP “Tu lo sarai di certo.”

J “Anche tu! Lo so che non vuoi venire con noi, ma penso sia un errore, lei ha il diritto di avere entrambi.”

MP “Jarod… meglio un solo genitore che nessuno e tra noi due, il meglio che possiamo offrirle, sei tu!”

J “Una vita da braccati, io posso offrirle solo questo e nascondere due persone non è molto diverso da tre.”

MP “Penso che ci uccideremo a vicenda dopo un po’ che fossimo a contatto.”

J “Io non lo credo, abbiamo sempre dimostrato che insieme facciamo un’ottima squadra.”

MP “Sono sempre state collaborazioni a breve termine! E poi se sono al Centro posso cercare di aiutarvi un po’.”

J “Parker… se lo scoprono non penso che ti lasceranno vivere.”

MP “Se succederà ti prego di scomparire con lei. Non metterti ad aiutare il primo che passa… corri e pensa solo a lei. Te ne prego.”

J “Se questo è il tuo desiderio lo esaudirò, ma sappi che non sono d’accordo.”

Il telefono di Jarod si mise a squillare. “Si?... Tra quanto?… hai trovato tutto?… ok domani mattina ci vediamo dove abbiamo concordato.” – con uno scatto chiuse la comunicazione.
Miss Parker lo guardò con aria interrogativa e Jarod sorridendo le disse: “Ho chiamato la cavalleria!”

Passarono buona parte della notte a parlare, verso le tre lei si assopì, lui la prese in braccio e la mise a letto. Jarod, invece, si stese sul divano per riposare qualche ora, e come sempre fu un sonno agitato.
--------

Sabato 30 marzo 2002 – ore 7.30 AM
Molo di Port Mahon – Delawere

L’aria era decisamente frizzante. Miss Parker e Jarod si erano seduti su una panchina. Lui aveva un berretto da baseball rosso e gli occhiali da sole, lei indossava un paio di Jeans e una giacca di pelle. Il vento le scompigliava i capelli.

MP “Non saremo un po’ troppo visibili e un po’ troppo vicino al Centro? Mi sento osservata!”

J “Siamo osservati, ma da persone di fiducia, ho chiesto ai pescatori avvisarmi se ci fosse stato qualcuno o qualcosa di insolito.”

MP “Che hai fatto per loro?”

J “Niente di speciale… li ho solamente rappresentati in tribunale per mantenere il loro diritto di pesca a discapito di una multi nazionale che voleva mettere le gabbie di allevamento.”

MP “Niente di speciale, eh!”

J “Niente di complesso e poi loro mi hanno insegnato a pescare e ad amare il mare. Andiamo sono arrivati.”

Miss Parker non notò nulla di diverso, ma il suo senso interiore le diceva di fidarsi di lui, così fece.

Entrarono in un bar che era poco più di una bettola.

J “Buon giorno Mary!”

M “Ben ritornato Jarod, la stanza sul retro è pronta ad accogliere te e i tuoi ospiti. Ah ho preparato le stanze che mi hai chiesto.”

J “Grazie Mary, sei sempre impagabile!”

M “Ma che grazie… lo sai anche tu questo posto per te è sempre disponibile.”

Jarod sorrise e Miss Parker si trovò a domandarsi come riuscisse a farsi amici tutti, non doveva essere solamente per l’aiuto che elargiva a piene mani, doveva avere qualcosa che a lei mancava. La stanza sul retro non era molto grande, c’era un tavolo e delle sedie. Si sedette in fianco a Jarod e si chiese che reazione avrebbero avuto i loro ospiti, li conosceva tutti tranne una.

Per primo entrò il maggiore Charles, seguito da Gemini, quindi da Ethan e chiudeva il gruppo una ragazza, Emily. Miss Parker venne travolta dall’abbraccio di Ethan, mentre Jarod abbracciava gli altri. Miss Parker era sorpresa da tutto quell’amore che sembrava pervadere la stanza. Quando strinse la mano ad Emily si sentì valutata, soppesata e il giudizio lasciato in sospeso. Sorrise invece a Gemini e anche lui sembrava felice di rincontrarla, era diventato più alto e sembrava decisamente più sicuro di se. Il maggiore Charles sembrava un po’ dubbioso, ma non fece commenti.

Mary portò la colazione bacon, uova, pane nero, burro e caffè per tutti. Tutti iniziarono a servirsi, sembrava che fosse ancora il momento dei convenevoli. Miss Parker sorrise quando Emily chiamò Gemini Jem e gli disse che se avesse mangiato più piano avrebbe sentito il sapore, ma il ragazzo sembrava non voler ascoltare, sembrava voler divorare tutto quello che c’era sulla tavola e a bocca piena si difese dicendo: “Mi sembra di non mangiare da giorni e invece ho solamente saltato la cena per arrivare qui in orario!”

MC “Jem si nota! Sembra che ti abbiamo appena fatto uscire da un campo profughi!”

Jem sorrise e riprese la sua abbuffata.

Jarod non sembrava aver molto appetito, ma sorrideva.

Quando tutti spazzolarono quello che avevano davanti cominciò a parlare: “Grazie a tutti per essere qua, la nostra famiglia è quasi al completo e questo non accade da molto tempo. Come papà vi avrà detto, il Centro ha deciso di prendersela ancora una volta con noi. Hanno creato una bambina – disse mostrando uno dei ritratti che aveva fatto Angelo – con del materiale genetico mio e di Miss Parker. Quindi abbiamo una figlia di cui fino a pochi giorni fa eravamo all’oscuro. So che è difficile per tutti, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto per ritrovarla. Siamo tutti simulatori potenziali o addestrasti, dobbiamo però unire le nostre capacità perché il nemico che dobbiamo affrontare è immenso e io, noi… non vogliamo che nostra figlia debba sopportare quello che ognuno di noi ha già subito in passato.”

Jem “Tecnicamente quindi è anche mia figlia?”

J “Si biologicamente lo è!”

Jem sbiancò “Scusatemi devo dare in bagno!” – Jem si allontanò dalla sala tallonato da Emily.

J “Papà pensavo che glielo avessi detto?”

MC “Non sono stato così esplicito è in piena crisi adolescenziale e l’unica che sembra essere in grado di comunicare con lui è Emily, quindi insieme abbiamo deciso che queste cose le dovesse sapere direttamente da te.”

E “Hanno fatto come con la mamma per la mia nascita?”

MP “No, non esattamente pensiamo che durante un piccolo intervento mi abbiano prelevato gli ovuli e poi li abbiano impiantati su altre donne. Questo forse è uno dei motivi per il quale sono ancora viva, altrimenti sarei stata d’intralcio come lo è stata lei.”

MC “Che informazioni abbiamo oltre al suo ritratto?”

J “Non molto, abbiamo poche gocce del suo sangue che ci conferma essere nostra figlia, sappiamo che l’hanno chiamata Catherine, che dovrebbe avere dai quattro ai cinque anni e che il suo addestramento da simulatore è già iniziato.”

MC “E’ al Centro?”

MP “Non lo sappiamo, ma c’è stata. Ci sono altre persone che la stanno cercando all’interno del Centro. Il suo progetto probabilmente è stato chiamato Descent. Non sappiamo altro.”

MC “Un po’ poco su cui lavorare!”

J “E’ per questo che vi abbiamo voluto qui! Ethan e Jem forse posso dirci qualcosa della loro infanzia. In particolare Jem che non è mai stato al di fuori del controllo del Centro anche se era a Donoterase.”

Jem ed Emily stavano rientrando in quel momento nella stanza e per un momento si lesse il terrore negli occhi di Jem.

J “Jem non voglio farti fare nulla di quello che non vuoi, se non te la senti faremo a meno.”

Jem “Io… io… non voglio ricordare quel posto, pensavo mi volessi qui per creare una simulazione o qualcosa del genere.” – Il panico della sua voce era quasi palpabile!

Miss Parker si alzò e prese le mani di Jem nelle sue. Lo guardò negli occhi. – “Non vogliamo farti del male, lo sappiamo che i ricordi a volte lo fanno, ma se ti limiti a seppellire nel fondo della tua mente prima o poi questi ritorneranno all’improvviso e farai fatica a ricacciarli in fondo. È successo così anche per me, per tanti anni ho seppellito il ricordo di mia madre, infangandolo, pensando che si fosse suicidata per la sua debolezza, invece in questi ultimi anni ho scoperto che mia madre era tutt’altro che debole e che da sola voleva abbattere il potere del Centro e riportarlo alle sue funzioni originarie. Non importa se ora non puoi aiutarci con i tuoi ricordi… ma riflettici e affronta i tuoi scheletri o finirai come Jarod che non dorme più di due ore per notte e che quando dorme la sua mente è popolata da incubi!”

Jarod annuì, ma sorrise… le si avvicinò da dietro e le chiese: “Come fai a sapere come dormo? Il tuo senso interiore?”

MP “No… sta notte mi hai svegliato… parlavi nel sonno!” – bisbigliò, poi ad alta voce disse – “E tu Ethan ricordi qualcosa?”

E “Ricordo la sua voce, il suo calore e poi il vuoto. Il primo ricordo della mia infanzia riguarda una stanza ampia, fredda – ad un tratto si fermò e sembrò entrare in contatto con un altro mondo – la voce… la voce dice Angel Manor.”

J “Dove fu portato Angelo e Davy prima del mutamento celebrale, dobbiamo andare a vedere!”

MP “No, no in sud Caroline non troveremo nulla, un esplosione ha raso la casa suolo.”

J “E tu come lo sai?”

MP “Sono stata io!”

J “Complimenti, bel lavoro!”

MP “Non pensavo che fosse così importante, non volevo che nessuno altro bambino ci fosse portato e rischiassero la sanità mentale come Angelo. Mi sono assicurata che non ci fosse nessuno e l’ho fatta esplodere… ero presente. Nessuna bambina.”

MC “Tutto da capo quindi.”

J “Dovremmo provare a Donoterase. Dove veniva tenuto Jem.”

Jem “Non avevo molta libertà di movimento, ma una bambina… penso che ne avrei sentito parlare.
Ascoltavo sempre quello che dicevano gli spazzini e i custodi. Li sentivo parlare di me, di Raines ma di nessuna bambina.”

Il telefono di Miss Parker si mise a suonare: “Che c’è?”
B “Miss Parker ho un’informazione.

MP “Parla Broots!”

B “… penso di aver trovato la sua data di nascita, sembra uno scherzo di cattivo gusto, ma….”

MP “Non farla tanto lunga!”

S “Miss Parker quello che vuole dire Broots che ha trovato il nome Catherine con affianco la data.”

MP “Syd qual è?”

S “13 aprile 1998. … Miss Parker tutto bene?”
Miss Parker si era accasciata al suolo e piangeva,

Jarod le tolse il telefono di mano e disse: “Syd ripetimi per cortesia.”

S “La data di nascita della piccola Catherine è 13 aprile 1998. Sembra uno scherzo di cattivo gusto, in particolare per lei.”

J “Già… ringrazia Broots da parte mia e vi prego di continuare a cercare.” – chiuse la conversazione con uno scatto del telefono.

Jarod si sedette accanto a Miss Parker e la abbracciò. I singhiozzi le scuotevano le spalle.
Gli altri non sembravano capire. Jarod prese la parola: “E’ nata il giorno in cui si pensava fosse morta la madre di Ethan e di Miss Parker.”

Gli altri sembrarono comprendere il suo dolore. Poi ad un tratto Jem disse: “Ci sarò un archivio del Centro in cui siano segnalate tutte le donne che erano incinta in quel periodo! Magari dando un intervallo di tempo di sei mesi per comprenderle tutte! Tipo giugno e dicembre 1997!”

J “Forse è una buona idea potremmo partire da lì e controllare i figli dove sono andati. Telefono subito a Broots.”

MP “No! Lo faccio io… se è un ordine che proviene da me farà più in fretta! Bravo Jem!”

Circa due ore più tardi avevano una lista di 60 nomi. Controllando la data del parto, escludendo i maschi e i feti morti durante la gravidanza avevano ristretto la lista a tre numeri che indicavano tre file dell’archivio.
-----------

Ore 6.30 pm
The Centre
Blue Cove - Delaware

Broots uscì dal Centro nascondendo sotto la camicia i tre file. Non era riuscito ad inviarli, solamente a farne delle copie cartacee. In fretta guidò fino a casa di Miss Parker, per farglieli visionare.
--------

Ore 8.30 PM
431 Mountain Spring Road – Blue Cove – Delaware

MP “Perché non hai detto ha Syd dell’isola?”

J “Non mi sembrava il caso e poi mi hai rifiutato così violentemente che volevo rispettare la tua decisione. Ci hai ripensato?”

MP “Jarod che rapporto pensi che potremmo avere? L’unico rapporto che possiamo avere è quello di un cacciatore con la sua preda.”

J “Ma non sarà più così! O pensi di continuare a inseguirmi anche quando avrò la bambina?”

MP “Ci ho pensato e penso che per un po’ dovrò farlo. Lasciami falsi indizi… vecchie tane, li svierò terrò occupati per un po’.”

J “Pensi veramente che ti permetteranno di continuare a darmi la caccia dopo che io avrò lei?”

MP “Non lo so, ma dobbiamo tentare!”

J “Mi sembra una missione suicida! Per lei, per noi sono disposto a cambiare le regole del gioco. Sono disposto a rinunciare a tutto per avere lei e te libere, felici, sono disposto a rinunciare alla mia libertà!”

MP “Anche a trovare tua madre?”

J “Si serve per proteggervi!”

MP “Jarod, so proteggermi da sola! Ma non la nostra bambina. Proteggi lei e farai di me la persona più felice che ci possa essere a questo mondo!”

J “Parker, vieni con noi, andremo in Europa come voleva tua madre!”

MP “Jarod basta, te ne prego!” – le lacrime uscirono prima che lei riuscisse a fermarle.
Lui la abbracciò stretta.

I singhiozzi erano sempre più forti. Lui cominciò a cullarla e vinto da un istinto più forte di lui iniziò a baciarle le palpebre. Lei non si ritrasse, ma lo lasciò fare, dapprima passiva poi con una certa esitazione cominciò a ricambiare i baci, sulle guance, sugli occhi e finalmente sulle labbra. Dapprima chiuse, ricordava il loro primo e innocente bacio, ma poi con crescente passione le bocche si schiusero, lasciando passare le loro lingue, dapprima timide e poi con il fuoco della passione che le pervadeva. Le mani di lei e di lui erano ancorate l’una all’altra, tanto che non si capiva cosa apparteneva a chi. Sembravano amanti da anni per come riuscivano a sincronizzare i loro movimenti, eppure avevano la passione di un amore clandestino. Anche se la scena fosse stata registrata e guardata al rallentatore molte volte non si sarebbe potuto capire come i loro vestiti si fossero prima aperti e poi finiti sul pavimento. Le mani sembravano essersi saldate tra loro. Quando lui le scivolò tra le coscie ormai la mente di entrambi era annebbiata il piacere arrivò in fretta per entrambi, ma lui non si fermò e continuò fino a tornare agli impulsi più forti per entrambi e questa volta fu una cosa più lenta, più dolce, seguivano il ritmo dei loro cuori fino a quando non ci fu l’esplosione per entrambi.

Nessuno dei due disse nulla, rimasero sul divano, lei appoggiata sul suo petto, lui che la abbracciava.

Entrambi sapevano che al mattino le cose avrebbero sarebbero tornate come prima, ma quella notte era solo per loro. Durante la notte si cercarono più volte, non cercarono nulla di innovativo avevano solamente dato sfogo alla passione più cruda mettendo la parte razionale del cervello sull’off!
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E dopo questa scena in cui per i più deboli di cuore è necessario il cardiologo (io ne ho avuto bisogno mentre la scrivevo), vi auguro i sogni migliori!
A presto!
 
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IOTH
view post Posted on 14/9/2007, 10:47




ehi aleki77 sei sicura di non far parte del team degli sceneggiatori di THE PRETENDER? ;) sei bravissima :applausi: :applausi:

ps: questa è la prima volta che srivi ff su jarod?
 
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_francesca_
view post Posted on 14/9/2007, 14:02




Complimenti! Non guardo jarod ma questa ff è molto bella! :)
 
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Aleki77
view post Posted on 14/9/2007, 15:44




CITAZIONE (IOTH @ 14/9/2007, 11:47)
ehi aleki77 sei sicura di non far parte del team degli sceneggiatori di THE PRETENDER? ;) sei bravissima :applausi: :applausi:

/me commossa! :cry:
Mi piacerebbbe molto fare la sceneggiatrice... :blink: ma invece sono un'infermiera (non che il mio lavoro non mi piaccia... anzi PER GIOVE MARZIO!) ma ogni tanto lascio galoppare la mia mente... scrivo ciò che la mia mente bacata vede! :wacko:

CITAZIONE (IOTH @ 14/9/2007, 11:47)
ps: questa è la prima volta che srivi ff su jarod?

Si è la mia prima FF su Jarod ... l'ultima penso di averla scritta nel lontano 2001 ed erano cose completamente diverse sia come stile di narrazione sia come argomento!

Grazie per i complimenti!
Vedrò di non deludervi con il seguito!

Baciotti!
 
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view post Posted on 14/9/2007, 17:12

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Woooooooooow! Bellissima scena finale :rolleyes:

Mi è piaciuta molto anche la "rimpatriata" con tutta la famigliola di Jarod^^
 
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IOTH
view post Posted on 14/9/2007, 17:31




CITAZIONE (mary_jordan @ 14/9/2007, 18:12)
Woooooooooow! Bellissima scena finale :rolleyes:

eh già la scena finale era bellissima ( i'm very shippers :wub: :wub: )

Ps: attendo con impazienza il seguito....ma già so che le mie aspettative non saranno deluse :ok: :ok:
 
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Aleki77
view post Posted on 14/9/2007, 23:49




CITAZIONE (mary_jordan @ 14/9/2007, 18:12)
Mi è piaciuta molto anche la "rimpatriata" con tutta la famigliola di Jarod^^

E se ti dicessi che l'idea è partita proprio da questa scena???
L'idea è stata e se metto assieme 4 simulatori e tre potenziali che cosa ne verrà fuori? :blink:

Mi state dando una grande carica :box: con i vostri apprezzamenti e il desiderio di scrivere si mantiene alto! Vi dico solo che sto ascoltando la soundtrack di The Pretender mentre scrivo la mia FF. :fischio:
Tra poche ore il seguito!
Baciotti!
 
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Aleki77
view post Posted on 15/9/2007, 00:58




Per la gioia delle mie tre lettrici posto la terza parte!
Buon lettura a tutti! ;)

Descent
- parte terza -

Domenica 31 marzo - ore 10.50 AM
431 Mountain Spring Road – Blue Cove – Delaware

La mattina seguente Miss Parker si svegliò nel suo letto piena di energie e rilassata come non le succedeva da tanto tempo. Del resto erano quasi tre anni che non si concedeva di dare sfogo alla sua energia sessuale, da quel punto di vista aveva condotto una vita monastica.
Sul suo comodino c’era il ritratto che a suo parere era il più bello che Angelo avesse fatto alla sua bambina.

La casa non era silenziosa come avrebbe dovuto essere. Guardò la sveglia, erano già le 11. Allungò la mano verso la sua vestaglia e si accorse di essere completamente nuda. Sorrise ricordando il perchè.

Scese in cucina e trovò Jarod che cucinava.

J “Buon giorno, cucina un po’ sfornita!”

MP “Non vado mai a fare la spesa, di solito alzo il telefono e ordino! Dove le hai trovate uova e pancetta?”

J “Sono uscito a comprarle e non solo quello!”

MP “Di domenica mattina?”

J “Sono andato da Mary a Port Mahon e lei ha mi ha indicato dove potevo trovare un negozio aperto 24h su 24. Ho visto il resto della squadra. Ho scansionato il materiale che ci ha portato Broots e gliel’ho allungato. Ci troviamo nel pomeriggio, ma per precauzione ho cambiato posto. Bacon e uova?”

MP “Caffè?”

J “Nel bricco! Ma una colazione completa sarebbe meglio.”

MP “Dammi cinque minuti, non riesco a mangiare appena sveglia!”

J “Come vuoi!” – lui invece si riempì il piatto e si mise a leggere i profili delle tre donne che aveva davanti, li aveva ormai imparati a memoria, ma non si stufava di guardare il volto delle donne che potevano aver partorito la sua bambina.
Lei si fece tentare dal profumo del bacon e invece di prenderlo dalla teglia lo rubò dal piatto di lui. Lui alzò il sopracciglio! Lei diede un morso al bacon croccante.

J “Ce n’è una teglia piena!”

MP “Non mi andava di alzarmi e poi volevo esattamente questo pezzo!”

J “Ah si? Io invece lo rivoglio!” con le labbra le portò via il pezzetto che teneva tra le dita!

MP “Piccolo ladruncolo!”

J “Non so… potrei darti questo pezzetto per qualcosa in cambio?” – gli disse mostrando un’altra fetta di bacon ben rosolata.

MP “Estorsione!”

J “No baratto.”

MP “E sentiamo che vuoi?”

J “Ma non so… pensi che sia uno scambio equo una fetta di bacon per un tuo bacio?”

Miss Parker alzò un sopracciglio, ma decise di continuare il gioco. “Un mio bacio vale molto di più di un pezzo di bacon!”

J “Ma il mio bacon è cotto al punto giusto, croccante senza essere secco, è un capolavoro per essere del semplice bacon!”

MP “E va bene… bacon per un bacio sulla punta del tuo naso!”

J “ho detto che è il miglior bacon che c’è nei dintorni!”

MP “Ok hai vinto piccolo mercante, un mio bacio sulle tue labbra per quella fettina croccante di bacon che hai in mano!”

J “Scambio nello stesso momento?”

MP “Ok.”

Le loro labbra si avvicinarono, la mano di lei protesa verso il pezzo di bacon. Stavano per baciarsi quando lei gli sottrasse dalla mano il pezzo di bacon e si spostò dalla traiettoria di lui.

J “Piccola imbrogliona! Se ti prendo… mi pagherai con gli interessi!”

Si rincorsero attorno al tavolo, al divano fino a quando lei commise l’errore imperdonabile di prendere fiato. Lui le fu addosso.

La prese in braccio e le disse: “Ora dovrai pagare pegno!” ridevano entrambi. Lui la baciò una, due, tre volte, fino a quando divenne impossibile contarli. Tenendola sempre in braccio arrivarono in camera da letto e rifecero l’amore fino allo sfinimento, ma a differenza della notte precedente lo scopo era di dare e ricevere piacere, di divertirsi assieme. Ognuno scoprì i posti dove l’altro soffriva il solletico, dove avevano maggior piacere, maggior controllo e risero fino alle lacrime.

J “Parker ne ero certo: noi due assieme, facciamo scintille!”

Lei ancora una volta rise.

J “Dio come sei bella quando ridi!” – e la baciò ancora e ancora.

Lei gli sorrise, ma diventando seria disse: “Abbiamo un appuntamento, un appuntamento per Kate.”

J “Si, hai ragione, adesso è il momento di Kate!”

----------

Ore 3.30 PM
Bowers Beach

Erano già tutti là, c’era addirittura Broots con la figlia. Debbie corse incontro a Miss Parker e la salutò con un grande abbraccio. Sydney sembrava rilassato sulla spiaggia e passeggiava con Jem, forse per saggiare le sue conoscenze o forse solamente per sapere come stava. Emily ed Ethan sembravano volersi conoscere meglio. L’aria aperta e oltre un anno senza Raines sembra aver migliorato anche la sua postura. Il Maggiore Charles li aspettava seduto su una barca capovolta.

Broots iniziò il discorso scusandosi “Mi spiace, non volevo lasciarla sola, la domenica è la nostra giornata e il mare a lei piace tanto.”

MP “Va bene così Broots mi fa piacere che tu l’abbia portata, era tanto che non la vedevo, è cresciuta molto!”

B “Si molto!” – Lasciava trasparire il suo orgoglio di padre.

Dal locale in cui si erano dati appuntamento era uscito un omone grande e grosso.

J “Ciao Mike! Grazie per l’ospitalità!”

M “Ma figurati sistematevi dove volete, mi sempre pi magro del solito ragazzo, vi porto il solito.”

J “Grazie Mike!”

M “Ma che grazie e grazie qua sei a casa tua! Bella la tua famiglia, sono contento che l’hai trovata.”

MP “Per lui, che hai fatto?”

J “Per Mike? Ho ritrovato sua figlia.”

MP “Dov’era finita?”

J “Nel giro della droga, lo trovata a New York, voleva sfondare nel danza, ma la pressione di quell’ambiente l’aveva battuta e se la stava portando via.”

MP “Come l’hai trovata?”

J “Sono andato in giro per NY chiedendo fino a quando le segnalazioni si sono fatte chiare e l’ho trovata. Ora lavora come infermiera a Dover.”

MP “C’è qualcuno lungo questo litorale che tu non abbia aiutato?”

J “Molti… troppi!”

MC “Ragazzi iniziamo a lavorare.”

Nonostante fosse ancora fresco scelsero la veranda che dava sul mare. Tutti si sedettero attorno al tavolo ognuno con una coppa di gelato davanti, Mike sembrava aver compreso i gusti di tutti con una sola occhiata. Si passarono il materiale fino a quando Ethan ebbe una strana reazione. Si estraniò dal mondo e cominciò a dire: “Le voci le voci…”

Miss Parker gli toccò la mano e venne trascinata nella babele di voci che sentiva Ethan fino a quando tutte le voci divennero un coro armonioso e indicarono tutti la stessa donna. Ethan disse: “E’ lei, è lei! Le voci dicono che è lei!”
Il dito indicava la foto della ragazza più giovane. Miss Parker annuì e concordò con Ethan.

Jarod lesse a tutti il suo profilo: “Alexandra Mitchel nata a Gary, Indiana, il 3 giugno 1977. Terza figlia di un pastore Metodista e di una casalinga. Grandi potenzialità matematiche. In buona salute, nessun uso di droghe, non ha mai fumato, astemia. Motivazione per cui si offre volontaria: il fratello maggiore in un incidente d’auto è divenuto un tetraplegico, ora completamente a carico della famiglia.”

Appena Jarod finì di leggere il profilo Miss Parker si alzò di scatto e corse sul dietro il locale. Jarod fece per seguirla ma Emily gli toccò un braccio e gli disse “Faccende da donne!”
Emily la raggiunse, le parlò, la consolò e ascoltò il suo sfogo.

Debbie ritornò dalla spiaggia con un sacco di conchiglie, nessuno notò che prese la foto della mamma surrogata, del resto stavano tutti parlando con foga su come potevano trovarla.

Debbie si sedette a fianco a Jem e gli chiese: “Che cosa ha fatto la mia insegnante di matematica?”

Jem stava per risponderle quando comprese cosa Debbie aveva detto: “Debbie, sei sicura che questa sia la tua insegnate di matematica?”

D “Si certamente! Porta i capelli in maniera diversa, ha sempre gli occhiali, ma è lei, ne sono certa. Che strano però, il nome è diverso.”

Jem “E come si chiama?”

D “Abigail Foreman.”

Jem “E per caso sai anche dove abita?”

D “Non esattamente, ma so che viene a scuola in bicicletta, quindi non deve essere lontano.”

Intanto intorno ai ragazzi si era fatto silenzio e tutti avevano sentito, tranne Miss Parker ed Emily che stavano ancora parlando dietro al locale.

Jem allungò una coppa di gelato ancora intatta a Debbie che non si fece pregare due volte e affondò il cucchiaio nella panna.

J “Broots, tu confermi?”

B “A dire la verità non sono mai riuscita a vederla, è una tipa molto schiva, l’ho vista una volta da vicino, in effetti una certa somiglianza c’è ma se non me lo aveste fatto notare non avrei mai detto che poteva trattarsi della stessa persona.”

J “Dobbiamo avere il suo indirizzo.”

Jarod entrò nel locale e ne uscì con un paio di elenchi telefonici. Non compariva con nessuno dei due nomi. Jarod guardò Broots e gli disse: “Abbiamo un computer e un collegamento internet! Puoi trovarla?”

B “Ci posso provare!”

Jarod andò sul retro dove Miss Parker ed Emily stavano parlando, un po’ più serenamente ora e le disse: “Forse abbiamo una traccia.”

MP “Che traccia?”

J “Debbie sostiene che si tratta della sua insegnante di matematica e Broots dice che in effetti ha delle somiglianze.”

MP “Debbie si è appena guadagnato un nuovo guardaroba estivo!”

J “Non tutto di pelle spero?”

MP “Solo i capi giusti!”

----------

- fine terza parte -
----------

So che vi ho abituato a pezzi più lunghi, ma sulla prossima scena voglio rimetterci le mani perchè non mi convince pienamente, ma non preoccupatevi entro domenica sera sarà on-line la quarta parte! :sisi:

Sempre sperando di farvi cosa gradita
serva vostra
Aleki - fanwriter per passione e divertimento! ;)
 
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view post Posted on 15/9/2007, 12:39

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Che carucci che sono ^_^

Ma dunque la stai scrivendo ora la ff? Avevo capito che l'avevi scritta tempo fa!
 
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Aleki77
view post Posted on 15/9/2007, 14:16




CITAZIONE (mary_jordan @ 15/9/2007, 13:39)
Che carucci che sono ^_^

Ma dunque la stai scrivendo ora la ff? Avevo capito che l'avevi scritta tempo fa!

Sisi, la sto scrivendo in questi giorni! Me n'è venuta voglia dopo essermi guardata per l'ennesima volta tutte e quattro le stagioni e i film... in particolare dopo IOTH... mi lascia troppo in sospeso!
Così il mio cervellino ha cercato di darsi delle risposte, più o meno logiche su intrighi di palazzo e legami familiari che cominciano ad essere un pò eccessivi!
Tutti hanno legami di sangue con tutti! E che cavolo! :angry:
Così ho avuto questa allucinazione e vi ho coinvolto nella mia follia :wacko:

:fischio: :fischio: :P :P
 
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53 replies since 13/9/2007, 17:09   1392 views
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