Descent 2 – Loft with a view

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Aleki77
view post Posted on 20/3/2008, 10:18




Ditelo che avevate perso ogni speranza!
E invece eccomi ancora qui!

grazie per la pazienza ^^

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LOFT WITH A VIEW

- Parte quattordicesima -




Ore 11.02 PM East Coast
112 Hurley Street – Cambridge
Massachusetts

I tre uomini cercarono di aderire al muro dell’edificio, ma la stazza di Marcus era decisamente difficile da camuffare. Jarod decise di far muovere Ethan e Marcus assieme, mentre lui sarebbe stato più agile nei movimenti spostandosi da solo.
Ethan e Marcus disattivarono il sistema dall’allarme del perimetro e quindi cercarono di disattivare quello interno.

Uomo”Hei! Che fate?”

I ragazzi trasalirono, meno di venti minuti di lavoro e si erano già fatti scoprire come dei pivelli, qual erano in effetti.

Uno stonk li fece prima irrigidire e poi rilassare.

L’uomo cadde a terra privo di sensi.

J “Se vi mando in due vuol dire che uno deve guardarsi alle spalle mentre l’altro fa il lavoro.” – Sussurrò.

E “Avevo dei problemi con il circuito …” – Ma fu fermato un bip bip.

M “Ce l’ho fatta!” – Bisbigliò esultante.

Jarod scosse il capo divertito, se non fosse stata una situazione tanto pericolosa avrebbe riso.
Si mossero con una disposizione a ventaglio e si diressero verso quello che le cianografie gli avevano garantito come unico accesso.

M “E ora? La dobbiamo abbattere?”

Jarod prese delle fiale in vetro e dopo averle stappate versò il contenuto sulle cerniere. Acido.

J “Forse è meglio non annunciare la nostra presenza.”

Quando le cerniere si staccarono dal portone in metallo, Marcus e gli altri provarono a far cedere la porta, spinsero, tirarono, con forza, con rabbia, ma quella sembrò resistere ad ogni tipo di assalto. Jarod scosse il capo, avrebbe dovuto fare un piccolo prelievo dalla sua scorta personale di C4. Ethan si appoggiò con la schiena alla porta e quella iniziò pericolosamente ad oscillare. Jarod afferrò per un braccio entrambi i compagni e li trascinò al riparo. La porta cadde al suolo con un sordo rumore metallico che fu udito per miglia in tutte le direzioni.
Jarod sorrise, anche quella porta aveva il suo punto debole. Ormai la loro presenza era stata annunciata, quindi senza perdere ulteriore tempo, entrò seguito da Marcus ed Ethan. Un uomo sbucò dal nulla imbracciando un fucile.

Uomo “Chi siete?” – Vedendo le loro espressioni poco convinte, pensò che si trattasse di poveri sprovveduti quindi gli intimò di l’alt. – “Fermi! Mettetevi contro il muro.” – Spianando il fucile

Ethan “Se dobbiamo stare fermi come possiamo metterci contro il muro? Non è molto logico come discorso, non trovi?”

L’uomo li guardò per un attimo confuso, quel tanto sufficiente che permise a Jarod di togliersi dalla traiettoria del fucile e con un gran colpo di reni rotolare su se stesso e colpirlo alle ginocchia, facendolo cadere al suolo.

Jarod eseguì la presa alla dottor Spock e l’uomo cadde nel mondo dei sogni. – “Sesto senso?”

E “No, solo logica.”

M “Sento dei passi, ne arriva un altro.” – Avvisò i compagni, ma ormai era troppo tardi.

Arrivarono ben due uomini armati. Si limitarono a puntare contro di loro i fucili.

Uomo “Mani dietro alla nuca e stendetevi a terra.” – Sottolineando le intenzioni puntandogli contro una lucente pistola in acciaio.

Per un attimo a Jarod ricordò la S&W di Miss Parker e le sembrò di vederla alle spalle di quegli uomini. Era salvo! L’illusione durò solo un momento perché con orrore si accorse che la piccola Kate gli aveva disobbedito e ora lui non poteva far nulla per salvarla.

K “Papà?”

Gli uomini si voltarono in direzione di quella vocina sottile e infantile.

Questo distrazione venne colta al volo da Ethan e Marcus che colpirono gli uomini alle ginocchia facendoli cadere a terra. Jarod quando comprese che il pericolo sembrava momentaneamente superato si alzò e corse verso la bambina prendendola in braccio baciandole il viso e stringendola petto piangendo.

Kate “Tutto ok papà?” – Sembrò sorpresa di quel gesto.

Lui non riuscì a risponderle, era terribilmente scosso, aveva rischiato di perdere la sua bambina.

E “Kate tu obbedire mai?” – Mentre con dello scotch si assicurava che i tre uomini non riuscissero a scappare.

K “Ma io sto ubbidendo! Solo che sto seguendo le istruzioni della nonna.”

J “Della nonna? Che ti ha detto di fare?” - Sorpreso.

K “Devo liberare una donna è importante ha detto.”

E “Alicia?”

K “No, no.” – Scuotendo il capo. – “Un’altra donna, so solo che quando vedrò una certa cosa saprò dove si trova.”

J “Perché non me hai parlato?”

K “Perché la nonna mi ha detto che servivo io per questo lavoro.” – Mentre sorrideva birichina.

Jarod la mise al suolo e le mise il suo giubbotto anti proiettile.

K “E’ pesante.” – Protesto.

J “Shhh! Sei qui contro le mie regole, ma visto che ci sei e che non posso rispedirti da sola a casa, vieni con noi e segui le nostre regole.”

K “Ok.” – Mogiamente. – “Comunque le schiave, come le ha definite la nonna, sono nel seminterrato .”

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Passarono stanza per stanza, trovarono opere d’arte orientali, droga e almeno una trentina di donne rinchiuse in altrettante stanzette sporche, private della luce, della dignità e spezzate nello spirito, ma di Alicia e della misteriosa donna che Kate doveva salvare non c’era traccia.

J “Avanti Ethan, usa il tuo sesto senso.”

E “Non ci riesco, ci sono troppi stimoli, le emozioni di tutte queste persone mi ostacolano.”

M “Oh, andiamo, lei è unica.”

Ethan lo guardò Marcus in volto e si ritrovò d’accordo con l’uomo. Chiuse gli occhi, inspirò ed espirò più volte e alla fine localizzò un piccolo punto luminoso. Si concentrò su quella fonte di luce, all’iniziò fu difficile, ma poi ne venne risucchiato.

E “Di là!” – Indicando una piccola porta che nessuno aveva notato. La spinse e si ritrovò davanti ad una ripida scaletta.

Jarod prese Kate in braccio e assieme ai suoi compagni scese in quello che sembrava l’anticamera dell’inferno.
Destra, sinistra, sinistra, destra, sinistra e ancora una volta a destra e uno stretto corridoio si aprì davanti ai loro occhi. Come guidato da una forza misteriosa Ethan raggiunse una porta con sicurezza scegliendo tra una decina. Scosse la porta, ma era chiusa.

J “Ho finito l’acido, però ho un po’ di C4. Interessa?” – Sorridendo.

M “Penso che non servano delle misure così drastiche.” – Mostrando un mazzo di chiavi. – “Le ho prese ai belli addormentati di sopra.”

E “Dai provale.”

Iniziarono ad armeggiare con frenesia le chiavi, ma sembrava che nessuna funzionasse fino a quando un click bloccò loro il respiro. Ethan spinse la porta e questa si aprì.

Individuarono un corpo apparentemente esanime steso al suolo. Ethan si lanciò verso quella figura, terrorizzato di essere arrivato troppo tardi. Quando le mise una mano sul torace e poté sentire che respirava ancora.
Jarod accese una torcia, che illuminò una massa di capelli rossi.

Ethan “Alicia, sono Ethan.”

La donna annaspò e cercò di toccargli il volto con le mani, anche quella flebile luce, dopo tanti giorni di oscurità, la rese temporaneamente ceca. Quando le dita incontrarono il volto del ragazzo, la donna si rilassò e tornò a respirare.

Alicia “Non sei un sogno, sei veramente qui con me.” – Scoppiando a piangere. – “Avevo le allucinazioni in questi giorni, mi sembrava che tu fossi qui, in questo posto maledetto.”

Ad Ethan mancò il coraggio di dirle che, anche se solo con la mente, lui era stato presente realmente in quella stanza con lei. Si limitò ad abbracciarla stretta cercando di consolarla.

Jarod riuscì ad aprire la catena che chiudeva la caviglia. – “Forza andiamo.” – Si guardò attorno e con orrore scoprì che Kate mancava all’appello.

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Mentre tutti erano concentrati ad armeggiare con le chiavi, Kate notò un bagliore verde, quello era il segnale che cercava. Lo seguì istintivamente fino a trovarsi davanti ad una porta. La spinse, ma quella era chiusa a chiave.
Kate tornò sui suoi passi e tornò a prendere le chiavi che i “grandi” avevano abbandonato non appena la porta della prigionia di Alicia si era aperta.

Tornò davanti a quella cella, osservò le chiavi e nuovamente il bagliore verde le suggerì la scelta. Inserì la chiave, fece scattare facilmente la serratura, spinse la porta e …

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- fine quattordicesima parte -
 
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view post Posted on 20/3/2008, 12:42

Geek & Cottoncandy
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:applausi: Wow Jarod e soci in azione! ^^ Molto bella questa parte...e decisamente misteriosa...!

CITAZIONE
Passarono stanza per stanza, trovarono opere d’arte orientali, droga e almeno una trentina di donne rinchiuse in altrettante stanzette sporche, private della luce, della dignità e spezzate nello spirito

ammazza oh non ci vanno leggeri...! Ma non ci sarà di mezzo il Centro??? :mmm:
 
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chicas89
view post Posted on 20/3/2008, 20:15




bel capitolo :applausi:

CITAZIONE (Aleki77 @ 20/3/2008, 10:18)
spinse la porta e …

noooo... mi raccomando aleki continua presto voglio sapere come va a finire!!!!! :P
 
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IOTH
view post Posted on 21/3/2008, 16:37




ormai avevo perso ogni speranza..... :P :P ...........cmq bel pezzo con finale tutto da scoprire ....
 
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Aleki77
view post Posted on 22/3/2008, 16:04




la speranza è l'ultima morire... felice che vi abbia intrigato un pochino
 
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chicas89
view post Posted on 10/4/2008, 20:49




newsssssssssssssss??????????????? :D
 
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rudeboxgirl
view post Posted on 29/7/2008, 16:29




mamma mia ke FF...hai una nuova fan...continua ti pregoooooooooooooo
 
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stellinasara09
view post Posted on 28/11/2011, 21:21




ciao una bella storia, non la finisci più?
 
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view post Posted on 29/11/2011, 23:21

Geek & Cottoncandy
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passerò il messaggio, anche a me piacerebbe leggere la fine!! :)
 
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98 replies since 28/9/2007, 16:07   2558 views
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