Descent 2 – Loft with a view

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view post Posted on 23/10/2007, 17:07

Geek & Cottoncandy
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Ma lol! Ma te l'eri inventato??
 
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Aleki77
view post Posted on 23/10/2007, 20:22




Il Bothouse no... l'ho visto su google earth... ma il prezzo si... avevo sparato!
 
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view post Posted on 23/10/2007, 20:24

Geek & Cottoncandy
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Incredibile!!! :o: Hai un fituro da noleggiatrice di barche :lol:
 
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Aleki77
view post Posted on 23/10/2007, 20:26




LOL! Com'è che sei passata Colin Farrell? Hai guardato DareDevil?
 
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view post Posted on 23/10/2007, 20:28

Geek & Cottoncandy
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OT: ahah no, stavo guardando i miei dvd e ho visto "In linea con l'assassino" (che io trovo bellissimo) allora mi sn detta vediamo un po' Colin che sta facendo, poi mi sono imbattuta in quel servizio fotografico e mi ci sn innamorata :P
 
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IOTH
view post Posted on 29/10/2007, 18:52




ehi aleki a quando un'altra trance della tua formidabile ff?
 
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Aleki77
view post Posted on 29/10/2007, 22:18




Sono un pò out... ma prima o poi ci sarà! Mi sto concentrando sul mio diario di viaggio. So come deve andare avanti, ma non so come strutturarla!
 
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Aleki77
view post Posted on 10/11/2007, 17:32




Giusto una piccola parte per farvi sapere che ho ricominciato a scrivere!

Descent 2

Loft with a view



- Sesta parte -

Lunedì 29 aprile - Ore 9.05 AM East Coast
Viali del MIT
Cambridge
Massachusetts

Il campus era animato quella mattina. Studenti di ogni età, razza e credo popolavano il campus, gruppi di ragazzi parlavano tra loro, un gruppo si sedeva sull’erba per sentire il sole sulla pelle, altri semplicemente camminavano lungo i vialetti intenti ad andare nell’aula della prossima lezione.

Jarod camminava per il campus, indossava una giacca marrone a quadretti con le toppe sui gomiti, una valigetta di pelle marrone era tenuta saldamente con la mano sinistra, con l’altra portava un faldone.

Non ebbe problemi a trovare l’ufficio del prof. Allen. All’ingresso c’era un’anziana segretaria con l’aria del mastino.

Jarod sfoggiò il suo sorriso conquista nonnine e tutto il suo fascino.

J “Buon giorno, sono il dott. Jarod Hubble, vengo per incontrare il professor Allen.”

L’anziana segretaria alzò lo sguardo sopra le lenti degli occhiali da vista e squadrò Jarod. La linea delle labbra e la profonda ruga in mezzo alla fronte per pochi istanti divenne più profonda, poi si distese.

Segretaria “Il dottor Allen è nel suo studio, ma in questo momento è occupato. Si sieda là!” – disse indicando una fila di scomode sedie di legno.

Jarod si sedette proprio su quella indicata dalla vecchia segretaria e attese.

Dopo qualche minuti uscirono due uomini dallo studio del professor Allen, i sensi di Jarod si allertarono, mettendolo in guardia, ma non ebbe il tempo di elaborare quella sensazione perché la segretaria gli fece cenno di entrare.

Il professor Allen era seduto alla sua scrivania, era un uomo imponente con una folta capigliatura bianca. Non si accorse dell’ingresso di Jarod, era pensieroso e forse un po’ triste.

Jarod si schiarì la voce.

Il prof. Allen sobbalzò sulla sua sedia. “Cosa? E lei chi è?”

J “Buon giorno prof. Allen. Sono il dott. Jarod Hubble, ho il colloquio con lei per confermare l’assunzione pro tempore.”

PA “Che sta dicendo?”

J “Il rettore mi manda per sostituire la dot.ssa Bradley fino a fine semestre.”

PA “Io non ho chiesto nessuna sostituzione! Si è solo allontanata per qualche giorno, ma sono sicuro che tornerà!”

J “Mi spiace, devo aver frainteso!”

Il professore si guardò attorno, posò lo sguardo su una foto, lo ritraeva con i suoi ragazzi, con quei ragazzi che aveva aiutato ad ottenere il loro dottorato, Alicia era una di loro.

PA “Aspetti, non se ne vada, mi dia il suo curriculum!”

Jarod gli allungò la cartellina con il curriculum preparato la sera precedente.

Il prof la lesse con molto interesse, quando terminò la lettura alzò lo sguardo e lo fissò per qualche istante senza dire nulla.

PA “Perché al termine del suo dottorato non è rimasto con il prof Patat all’ESO?”

J “Penso che sia venuta l’ora di maturare e di uscire dal nido. Rimanendo sempre con il professor Patat avevo la grande opportunità di imparare molto, ma non di intraprendere la mia strada.”

PA “Interessante risposta. Per ora può rimanere, del resto sono certo che Alicia, la dot.ssa Bradley ritornerà al suo posto al più presto.”

J “Scusi la mia curiosità, ma che le è successo?”

PA “Ah, nulla, Alicia è sempre persa nel suo mondo, avrà trovato qualcosa di interessante e ora sarà incollata da qualche parte con il suo telescopio!”

J “Bene professore, da dove comincio?”

PA “Vada dalla signorina Lepen qui fuori e si faccia indicare lo studio dei miei ragazzi, si scelga una scrivania e poi si faccia dare l’orario di Alicia e vada a far lezione a quelli del primo anno.”

J “A che punto erano arrivati gli studenti con la dottoressa Bradley?”

PA “Non ne ho la più pallida idea! Chieda ai suoi colleghi o direttamente agli studenti!”

Jarod lo guardò con un po’ di sorpresa, il professore sembrava disinteressato agli studenti e al programma di studi.

PA “Mi scusi, non volevo sembrarle maleducato, ma mi fido dei ragazzi che hanno fatto il dottorato con me, sanno cos’è necessario che sappiano per poter approdare al corso che tengo all’ultimo anno.”

J “Capisco, chiederò ai colleghi! Ma lei si stente bene?”

PA “Mi sento bene, penso … sto solo pensando che Alicia si è proprio messa nei guai … ehm volevo dire che mi ha lasciato nei guai!”

J “Posso fare qualcosa?”

PA “Naturalmente! Insegni bene ai ragazzi del primo anno!”

J “Vedrò di farlo. Grazie professore.”

Jarod uscì dallo studio del professore.

Dalla signorina Lepen si fece dare le chiavi dello studio degli assistenti del professore, il prospetto delle lezioni da tenere, la piantina del MIT e il programma dell’anno accademico in corso.

Signorina Lepen “Dottor Marcus! Per cortesia accompagni il dottor Hubble al vostro studio, temporaneamente sostituirà la dottoressa Bradley!”

La segretaria aveva fermato un ragazzone che aveva l’aria di essere chiunque, meno un docente universitario. Indossava jeans e felpa, il cranio rasato splendeva sotto la luce dei neon.

Dottor Marcus “Così il vecchio ha deciso di sostituire la piccola Alicia, in fretta pure!”

Signorina Lepen “Dottor Marcus, un po’ di rispetto per il professore! La dottoressa Bradley si è sempre presa troppe libertà con il professor Allen, quando tornerà, forse comprenderà che è sciocco fare i proprio comodi! Che il lavoro è una cosa seria!”

Dottor Marcus “Si signorina Lepen! Però si è mai chiesta come mai il professore fa fare a lei la falsificazioni delle sue teorie e non a noi che abbiamo il dottorato da più tempo? Penso che Alicia quando avrà acquistato un po’ più di esperienza se lo mangerà con un boccone il vecchio! Vieni Hubble! Ti mostro il nostro studio! Io mi chiamo James, tengo lezione ai sopravissuti del terzo anno!”

L'anziana segretaria non rispose, ma contorse il viso in una smorfia.

J “Molto piacere, io sono Jarod!”

Dottor Marcus “Jarod, dove hai ottenuto il dottorato?”

J “All’ESO!”

Dottor Marcus “Ah cara vecchia Europa! Vieni, ti presento gli altri, forse saranno un po’ ostili perché sostituisci la nostra principessa, ma non preoccupati, fai bene il tuo lavoro e ti rispetteranno tutti.”

J “Principessa?”

Jarod e il dottor Marcus si allontanarono lungo i corridoi del MIT.

----------

- fine sesta parte -

A presto con il seguito! ;)

Edited by Aleki77 - 10/11/2007, 17:52
 
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view post Posted on 10/11/2007, 18:07

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Jarod simulazione mod on! :D

Bello! Ma a modello del dottor Marcus c'è qualcuno in particolare?
 
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Aleki77
view post Posted on 10/11/2007, 19:00




Non so il perchè, ma mi è venuto in mente il fidanzato della mia amica che va a NY per l'ultimo...
Se guardi sul mio blog, nella sezione foto "festeggiando Ersy" ... cerchi Emilano e hai il ragazzone che mi è venuto in mente... giusto per darti una descrizione del tipo: giocando a basket alla seconda partita di campionato si è fatto squalificare fino alla penultima di campionato! Ma in realtà è un gigante buono!
 
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view post Posted on 10/11/2007, 19:11

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Infatti mi sembrava una descrizione così particolareggiata da ispirarsi a qualcuno ^^ Ora vado a vedere eheh
 
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Aleki77
view post Posted on 15/11/2007, 20:02




OT: Alimentatore andato, scheda madre pure :( :sic: ho ordinato i pezzi mi arriveranno tra lunedì e martedì... portate pazienza, appena avrò risistemato il pc metterò on line il capitolo nuovo!
^_^

PS: Speriamo che non sia successo nulla ai dischi rigidi... ma per ora non pensiamoci!
 
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view post Posted on 15/11/2007, 20:58

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OT: confidiamo tutti nella resistenza/invulnerabilità dei dischi rigidi! :yeah:
 
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Aleki77
view post Posted on 25/11/2007, 02:35




CITAZIONE (mary_jordan @ 15/11/2007, 20:58)
OT: confidiamo tutti nella resistenza/invulnerabilità dei dischi rigidi! :yeah:

:( :cry: :cry: :cry: :( i mie HD non sono invulnerabili... ho perso anni e anni di foto :cry: . Sto pensado se è il caso di spenderci i soldi per recuperare almeno le fotografie!

Ma per la gioia di tutti i documenti sono integri! :P e quindi ecco il nuovo capitolo di Descent 2!!! :woot:

Loft with a view



- settima parte -

Ore 10.30 AM East Coast
Sim Lab - The Centre
Blue Cove - Delawere

Miss Parker entrò nel Sim Lab seguita da Sam.
Lo spazzino portava uno scatolone che sembrava presente.

MP “Broots devi fare un lavoro per me!”

B “Si Miss Parker, cosa devo fare?”

MP “Devi analizzare il contenuto dello scatolone!”

B “Cosa devo cercare?”

MP “In particolare droghe, sostanze stupefacenti, farmaci, tossine e quant’altro!”

B “Il solito repertorio, ho capito. Ce lo manda Jarod?”

MP “No! Viene da casa mia!”

Sydney e Broots si guardarono sorpresi. Broots aprì lo scatolone che il fedele Sam aveva appoggiato su un tavolo. Se possibile Broots spalancò ancora di più gli occhi quando le dita toccarono il cristallo lavorato delle bottiglie riempite di alcolici di ogni tipo.

B “Ma queste vengono da casa tua?”

MP “Certo sono mie! E’ un problema fare quello che ti ho chiesto?” – Parker guardò Broots con sguardo intimidatorio, e al poveretto non toccò altro che abbassare la testa.

S “Come mai vuoi che Broots faccia questo tipo di analisi?”

MP “Ho dei vuoti di memoria, penso che qualcuno mi abbia drogato!”

B “Ne … ne sei certa? E chi potrebbe essere stato?”

MP “Broots se ho dei vuoi di memoria come pretendi che sappia chi sia stato? Devo farmi un nodo al fazzoletto per ricordarmi: ora mi hanno drogato?”

Broots non sapeva più dove guardare e con uno sguardo supplicò Syd di gettargli un salvagente.

Syd comprese la richiesta di aiuto e disse: “Qual è l’evento che ti ha fatto pensare di avere dei vuoti di memoria?”

MP “Non riesco a ricordare l’ultima volta che mi sono fatta un drink! Inoltre le bottiglie sono ancora piene. La colf viene tutti i mercoledì ed è impossibile che io per quattro giorni non abbia mai toccato il mio bar!”

Sydney alzò il sopraciglio. – “Da quando sono sorti questi sintomi di paranoia?”
Miss Parker rispose stizzita a quelle domanda: “Da quando avevo 11 anni Syd! Ti sei scordato che siamo al Centro? Diffida di tutti e forse sopravvivrai! Questo è il motto del Centro!”

S “E’ la prima volta che però dimostri queste paranoie, di solito sei superiore!”

MP “Certi eventi ti cambiano!”

S “La scomparsa di tuo padre per esempio?”

MP “Calzante in effetti! Sam , grazie puoi andare!”

Sam “Si Miss Parker.”

Quando Sam uscì Miss Parker si sedette sui gradini del Sim Lab, pochi istanti dopo Sydney la raggiunse, mentre Broots cercò di farsi piccolo piccolo per fare in modo che si dimenticassero di lui.

Miss Parker si guardò attorno e individuò Broots: “Che fai ancora qui? Mi sembrava di averti dato un lavoro da fare!”

B “Vado vado!”

Broots in pochi saltelli uscì dal laboratorio.

S “Raccontami.”

MP “Pensavo di far parte di quella schiera di persone che nel nostro interno sono intoccabili! Ma da quando ho saputo di mia madre, della separazione alla nascita di Lyle, dei molteplici attentati alla vita di mio padre, alla mia vita, ma soprattutto di Kate, ho capito che non ho niente che mi protegga. Più sei in alto e più diventi un bersaglio. Dopo Thomas ho di nuovo un motivo per vivere e non ho nessuna intenzione permettergli di uccidermi o di rivelare qualche segreto.”

S “Sai dove si trovano?”

MP “No, non lo so, ma penso che se rivelassi anche la cosa più banale potrei metterli in pericolo, mentre il mio compito è di proteggerli.”

S “Sono orgoglioso della persona che sei diventata! Sono certo che lo sarebbe anche tua madre!”

MP “Grazie Syd, anche se non te l’ho mai detto sei stato come un secondo padre.”

S “La tua mamma mi aveva chiesto di vegliare su di te.”

MP “Sono sicura che lei sia contenta di come l’hai fatto!”

Sydney appoggiò una mano sulla spalla di Miss Parker, lei vi appoggiò sopra la propria. Aveva voglia di piangere, ma gli occhi erano ostinatamente asciutti. Il suo corpo reagiva ormai indipendente dalle sue emozioni, del resto era perfettamente conscia di quanto fosse pericoloso mostrarsi debole, soprattutto mentre si era al Centro.

S “E se quelle bottiglie contenessero solamente i tuoi alcolici?”

MP “No so… forse sarebbe una buona notizia!”

S “Certo che lo sarebbe. Che altro dovrebbe essere?”

MP “Non lo so, ma mi spaventa uscire dalla mia routine, vuol dire che qualcosa non quadra.”

S “Parker ora hai una figlia e un compagno, questo mi sembra decisamente fuori dalla tua routine.”

MP “Un compagno?” – e mentre pronunciava queste parole si rese conto di non essersi mai soffermata veramente ad analizzare pienamente il suo rapporto con Jarod e ne fu sorpresa.

S “Non so esattamente quali siano i vostri rapporti attuali, ma quando vi ho visto assieme il mese scorso mi sembravate decisamente una coppia affiatata.”

MP “Un obiettivo comune fa miracoli, te lo assicuro.”

S “Quali sono i vostri rapporti?”

MP “Ci sentiamo tutti i giorni, ma penso di essermi concentrata molto su di lei e poco su di lui. Li penso praticamente sempre assieme.”

S “E che tipo di pensieri hai quando non li immagini assieme?”

Parker arrossì lievemente. – “Personali direi.”

S “E’ un inizio!”

MP “Inizio di cosa?”

Sydney sorrise. – “Dovreste passare del tempo da soli per capirli.”


Un rumore di passi li fece girare e videro entrare Mr Lyle.

L “Parker è tutta la mattina che ti cerco!”

MP “Che vuoi Lyle?”

L “Anche oggi con la luna storta! Dovresti andare in una SPA a farti fare un trattamento rilassante.”

MP “A dir la verità ci sono andata ieri. Poche ciance e sentiamo che cosa devi dirmi?”

L “Domani parto per la Cambogia, starò via qualche giorno, vedi di non farmi le scarpe mentre non ci sarò!”

MP “Cambogia… io starei attenta che non siano i Cambogiani a fartele nuove… i mafiosi fanno delle scarpe comode con il cemento, loro, non so, forse si limiteranno a farti una pedicure con un machete.”

L “Ogni giorno che passa sei sempre più acida.”

MP “Chissà da che lato della famiglia ho preso?”

L “Non colgo la provocazione. Ah, invece hai mai pensato di fare dei test del DNA per stabilire i gradi di parentela?”

MP “Ogni mio secondo libero! Ma ogni volta che ho dei contatti con dei parenti, il mio albero genetico viene rimescolato e peggiora, quindi no grazie!”

L “Qualcuno ha detto che la libertà rende liberi! Tu sei l’esempio vivente di come questo sia falso! Ci vediamo al mio ritorno!” – Senza attendere una risposta tornò da dove era venuto.

MP “La mia famiglia felice!”

S “Avere dei legami di sangue è importante, ma lo sono di più i sentimenti.”

MP “Niente favole smielate Syd! Il sangue ha il suo peso!”

S “Non lo nego, ma non è poi così determinante. Ti stavo solo ricordando che là fuori hai una vera famiglia e che Lyle non ne fa parte!”

Parker lo guardò un po’ sorpresa, ma poi accennò ad un sorriso.

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- fine settima parte -

Spero che vi piaccia :yahoo:

Edited by Aleki77 - 6/12/2007, 18:17
 
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view post Posted on 25/11/2007, 16:38

Geek & Cottoncandy
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Milano (LA in my heart)

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Bella questa parte al Centro! E anche la presenza di un certo fratello senza pollice :D

OT: mi spiace per gli HD!!
 
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98 replies since 28/9/2007, 16:07   2558 views
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