Descent 2 – Loft with a view

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/9/2007, 15:17

Geek & Cottoncandy
forever

Group:
Administrator
Posts:
12,300
Location:
Milano (LA in my heart)

Status:


Il fatto dei contatti umani è sicuramente vero. E probabilmente l'addestramento di Rains è stato meno efficace, però almeno sulla carta Ethan dovrebbe essere "Jarod + il senso interiore" ^^
 
Web  Top
Aleki77
view post Posted on 1/10/2007, 02:43




CITAZIONE
però almeno sulla carta Ethan dovrebbe essere "Jarod + il senso interiore" ^^

La teoria è una cosa... la pratica è un'altra... inoltre ha a che fare con sentimenti a lui poco chiari, con cui ci sta ancora facendo i conti, il suo senso interiore è un pò in palla :blink: ... o meglio è lui che non riesce a capire cosa gli dicono.

CITAZIONE
Le voci non smettono di parlare dentro alla mia testa e non riesco a capire che dicono. Non riesco a concentrarmi su una singola voce.

E' come se una persona normale venissa sbattuta senza preavviso in un mondo allieno dove le regole non sono quelle con cui è cresciuto...
Seguendo cosa dice la mia prof di psicologia non è in grado di applicare delle strategie di copying adeguate.
Ok ... visto l'orario e il posto da cui scrivo sono un pò fuori di testa :wacko: ... ma spero di aver chiarito il mio pensiero Jarod/Ethan <_<
Se non mi sono spiegata bene lo farò quando avrò recuperato un pò di sanità mentale :sisi:

:ciao: :ciao: :ciao:
 
Top
view post Posted on 1/10/2007, 13:04

Geek & Cottoncandy
forever

Group:
Administrator
Posts:
12,300
Location:
Milano (LA in my heart)

Status:


Sì sì ho capito quello che intendi! Probabilmente solo quando Ethan si sarà "abituato" diventerà un supersimulatore che può battere Jarod!

Però ora mi devi spiegare cosa vuol dire ciò: :D (me molto curiosa di psicologia :P )

CITAZIONE
Seguendo cosa dice la mia prof di psicologia non è in grado di applicare delle strategie di copying adeguate.

 
Web  Top
Aleki77
view post Posted on 1/10/2007, 23:45




Come promesso eccone un altro pezzetto!!!

Descent 2

Loft with a view



- terza parte -


Ore 1.05 pm East Coast
Boathouse
Memorial Drive – Cambridge
Massachusetts

In pochi minuti raggiunsero il Boathouse. Fuori sembrava tutto tranquillo, c’erano alcune biciclette e qualche ragazzo che chiacchierava.

Il ragazzo del noleggio barche sorrise. –“Volete fare un giro sul fiume Charles con una barca a vela?”
Jarod lesse negli occhi di Kate il desiderio di fare un’esperienza nuova.

J “Perché no? Quanto cosa?”

Ragazzo del noleggio “Un’ora 12$, due ore 20$.”

J “Per un’ora va bene. Mia figlia può scegliere la barca?”

Ragazzo del noleggio “Certo! Di quelle ancorate laggiù può scegliere quella che vuole.”

J “Kate quale vuoi?”

Kate guardò negli occhi il padre e capì il suo gioco. Esaminò le barche. – “Nessuna di queste! Ne vorrei una rossa!”

Il ragazzo del noleggio si trovò un po’ a disagio. – “A dir la verità ne avrei una rossa dentro la rimessa, ma l’ho trovata rovinata, così la devo far ridipingere.”

K “Papà, io la voglio proprio rossa!”

J “E’ danneggiata molto?”

Ragazzo del noleggio “Beh no. È solo una strusciata superficiale, ma non vorrei che si infiltrasse l’acqua e poi la rovinasse sul serio.”

J “La ringrazio per la sua disponibilità. Kate, per piacere scegline un’altra!”

K “Va bene …” – Disse con tono affranto. – “Quella blu?”

Ragazzo del noleggio “Certamente, ora vi porto i salvagente.”

Quando il ragazzo si allontanò Jarod prese in braccio Kate e le stampò un bacio su una guancia.

J “Bravissima tesoro! Mi capisci al volo!”

K “Era facile da capire papà.”

E “Però non siamo riusciti a vedere la barca.”

J “La verremo a vedere più tardi. Comunque non ha parlato di sangue, ma solamente di una strusciata.”

E “E’ passato del tempo!”

J “Lo so, ma non vorrei che il ragazzo si insospettisse. Prima facciamoci il giro in barca e poi controlleremo la barca. Ora non possiamo attirare troppo l’attenzione.”

E “Come vuoi fratello!”

----------

Ore 1.30 pm East Coast
Barca a vela
Fiume Charles – Cambridge
Massachusetts

I tre sulla barca si divertirono molto.
L’unico che conosceva la teoria e po’ di pratica era Jarod. Kate e Ethan impararono molte cose, tanto che Jarod lasciò loro i comandi per dedicarsi a una telefonata.

MP “Che c’è?”

J “Il tono della regina dei ghiacci anche di domenica! Brutto segno!”

MP “Non posso dire che sia esattamente uno dei miei giorni preferiti in effetti!”

J “Già, forse hai ragione, dovresti fare una vacanza e magari uscire con una barca a vela, è molto rilassante.”

MP “Se avessi uno skipper la cosa potrebbe essere interessante.”

J “Che ne dici di un simulatore disoccupato?”

MP “Ti annoi anche tu?”

J “Non stavo pensando a me in effetti, ma a un miraggio.”

MP “E’ con te?”

J “Più o meno! Si sta divertendo con uno skipper dai capelli castani, alto poco più di un metro.”

MP “Interessante! Sembra … piacevole.”

J “Vorrei che tu fossi qui con noi! Staremmo un po’ stretti in effetti, ma penso che il posto per te potremmo anche trovarlo.”

MP “Romantico oggi!”

J “Sai com’è … barche, sole, profumo di primavera … “

MP “Interessante! Visto che mi hai chiamato devo chiederti una cosa.”

J “Dimmi!”

MP “Penso di avere dei vuoti di memoria! Ho paura di essere stata drogata!”

J “Che cosa te lo fa pensare?”

MP “Piccoli dettagli, magari non molto lusinghieri, ma cose che escono dalla mia routine.”

J “Del tipo?”

MP “Non ricordo l’ultima volta di essermi fatta un drink, il che mi riporta al fatto di essere stata drogata magari con i miei alcolici. Sono cinque giorni che non viene la cameriera, la bottiglia non può essere ancora piena da allora!”

J “Fai analizzare il contenuto!”

MP “Lo farò domani, ma volevo sapere se ci possono essere cose che ho fatto senza sapere.”

Entrambi sapevano a cosa si stava riferendo. Jarod rimase in silenzio per qualche istante.

J “Non penso. Ti abbiamo chiamato tutti i giorni su dei telefoni usa e getta a orari diversi e le videochiamate con il VoIP non possono essere rintracciate se non si riesce ad ottenere l’IP e ti assicuro, con il protocollo che sto usando per farle, nemmeno Broots riuscirebbe a rintracciarle. No, non hai detto o fatto nulla di preoccupante per noi!”

MP “Lo spero!”

J “Parker, se lo sapessero non staremmo parlando in questo momento.”

MP “Vero! Spero solo di non essere una trappola!”

J “No, ne sono certo. Se vuoi una conferma in più porta quella bottiglia ad analizzare.”

MP “Sarà la prima cosa che faccio domani.”

J “Parker, mentre sono stato da te, non ti ho mai visto toccarli. Forse non è così importante.”

MP “Forse …”

J “Se ci riesci fammi un favore, svuotalo quel bar!”

MP “Lab-rat, mi chiedi un grande favore!”

J “Lo so.”

Per un attimo tra loro ci fu silenzio. Lo interruppe lui.

J “Vuoi parlargli?”

MP “Si, grazie. Ah poi volevo parlare anche con l’altro tuo skipper.”

J “Certo, quella parte era sotto intesa.”

Jarod passò il cellulare ad Ethan.

E “Come stai?”

MP “Annoiata. E tu?”

E “Un po’ preoccupato per la mia amica!”

MP “Sono certa che la ritroverete sana e salva. Lei cosa ti dice?”

Con quel lei entrambi intendevano la loro madre.

E “In questo periodo ho una babele di voci dentro alla testa, lei si sente appena, ma sembra rassicurante!”

MP “Anche per me è così, ma la sento un po’ più forte alla sera! È come se venisse a darmi la buona notte!”

E “Com’era?”

MP “La persona più dolce che esistesse. Tra le sue braccia mi sentivo sicura, sembrava che toccandomi mi trasmettesse la sua sicurezza e la sua protezione.”

E “Deve essere molto bello avere l’abbraccio di una madre. Io ne ho come una vaga sensazione.”

MP “Dal DSA che ho visto, lei ti teneva stretto a se e ti diceva quanto ti voleva bene.”

E “Un giorno vorrei vederlo.”

MP “Forse è meglio di no.”

E “C’è anche la sua fine?”

MP “Si.”

Entrambi rimasero in silenzio, le cose da dire sembravano finite.

Kate era tranquilla al timone, guardava la vela e le altre barche.
Dentro di se moriva dalla voglia di sentire la voce di sua madre, ma sapeva che non era ancora il suo momento.

Per un attimo dentro di sé era cresciuto un sentimento a lei sconosciuto: l’invidia.
Invidia perché Ethan seppur vagamente ricordava la sensazione che dava l’abbraccio di una madre, poi le si cancellò dalla mente e dal cuore ricordando che la nonna era morta e dunque Ethan non avrebbe mai più potuto riprovarlo, mentre la sua mamma era viva e prima o poi l’avrebbe abbracciata.

Ethan si riscosse dal suo torpore. – “Ti passo un altro skipper ansioso di sentire la tua voce. Ciao Parker, grazie.”

MP “Grazie.” – Avrebbe voluto dire di più, ma la voce le morì in gola.

K “Mamma, mamma!”

MP “Tesoro, come stai?”

K “Bene mamma! Oggi ho mangiato una ciambella!”

MP “Ed era buona?”

K “Fantastica! Non come il gelato, ma fantastica lo stesso!”

MP “Devo ricordarmi di dire a papà di farti mangiare anche qualcosa di sano!”

K “A te non piacciono le ciambelle?”

MP “Preferisco il bacon che fa papà per colazione!”

K “Anche a me piace, ma niente batte il gelato.”

MP “Fantastico! Ora capisco cosa vuol dire privazioni alla Raines!”

K “Lui non mi piace!”

MP “Sai mantenere un segreto!”

K “Non lo so, … penso di sì!”

MP “Neanche a me piace!”

Kate rise e la risata fu contagiosa, Miss Parker rideva come una ragazzina.

K “Mamma sai portare una barca a vela?”

MP “Solo una a remi e sperare che non abbia un buco sul fondo!”

K “Allora quando ci incontreremo te lo insegnerò io, papà dice che sono diventata bravissima.”

Gli occhi di Miss Parker brillarono e ricacciò in fondo le lacrime che volevano uscire.

MP “Non vedo l’ora tesoro.”

K “Ora devo andare mamma, devo fare un virata e poi riportiamo la barca alla rimessa!”

MP “A presto tesoro … Ti voglio bene.”

K “A presto mamma, ti voglio bene anch’io!”

----------

Ore 1.55 pm East Coast
431 Mountain Spring Road – Blue Cove
Delaware

Con un sospiro Miss Parker chiuse la conversazione. Parlare con Kate era una gioia e un dolore allo stesso tempo.

Ripensò a quanto le aveva detto Jarod sul fatto che a lui non sembrava possibile che venisse drogata, lei non era del tutto convinta, quando qualcosa usciva dalla sua normalità allora ci doveva essere un problema.

Decise che passare l’intera domenica chiusa in casa non era un’idea eccellente.

Prese in mano la sua agenda di pelle rossa. Si fermò alla lettera B della sua agenda. Rimase per qualche istante come indecisa e poi compose il numero telefonico.

MP “Sono Miss Parker … avete posto per oggi? … percorso completo preferirei … naturalmente … tra venti minuti sono lì.”

Dal suo armadio scelse un completo chiaro di D&G, abbinandole con un paio Manolo Blahnik acquistate giusto da un paio di giorni, la borsa Louis Vuitton e un paio di occhiali da sole Vivienne Westwood appena fatti arrivare dall’Inghilterra apposta per lei. Una spazzolata veloce ai capelli e fu pronta per dedicare l’intero pomeriggio al benessere del suo corpo e al rilassamento della sua mente.

----------

- Fine terza parte -

---------


Come sempre spero che vi piaccia! ;)

Commentate gente, commentate! :P ;)

Ditemelo se fa :sick: ... magari mi miglioro ^_^
 
Top
view post Posted on 2/10/2007, 19:09

Geek & Cottoncandy
forever

Group:
Administrator
Posts:
12,300
Location:
Milano (LA in my heart)

Status:


La barca a velaaaaaaaaaaa :wub: anke ioooooooo!! Con Jarod ed Ethan poi :shifty: (dai Lyle nn essere geloso, lo sai che tu sei l'unico... :look: ^^)

Cmq ancora ci dai solo briciole eh! c'è bisogno di carne al fuoco!! muahahahaha

 
Web  Top
IOTH
view post Posted on 3/10/2007, 09:29




CITAZIONE (mary_jordan @ 2/10/2007, 20:09)
La barca a velaaaaaaaaaaa :wub: anke ioooooooo!! Con Jarod ed Ethan poi :shifty:

eh già ...chi non vorrebbe due shipper come loro ;)
 
Top
Aleki77
view post Posted on 3/10/2007, 17:01




CITAZIONE (mary_jordan @ 2/10/2007, 20:09)
La barca a velaaaaaaaaaaa :wub: anke ioooooooo!! Con Jarod ed Ethan poi :shifty: (dai Lyle nn essere geloso, lo sai che tu sei l'unico... :look: ^^)

Cmq ancora ci dai solo briciole eh! c'è bisogno di carne al fuoco!! muahahahaha

In effetti siamo ancora agli antipasti ... per la carne ci vorrà ancora un pò... in questi giorni ho la testa un pò altrove ... chissà perchè???
Sono più avanti di voi di solo 10 pagine ... mi sto un pò perdendo nei dettagli!

Edited by Aleki77 - 7/10/2007, 20:52
 
Top
Aleki77
view post Posted on 7/10/2007, 19:41




Finalmente mi convince quello che ho scritto!

DESCENT 2

Loft with a view

- Parte quarta -


Ore 2.10 pm East Coast
Boathouse
Memorial Drive – Cambridge
Massachusetts

I nostri skipper scesero a terra ed ancorarono la barchetta al suo pontile.

K “Papà, papà, devo andare in bagno.”

Jarod si avvicinò al ragazzo del noleggio con aria dispiaciuta.

J “Mi scusi, qui non c’è un bagno? Sa, per mia figlia!”

Ragazzo del noleggio “A dir la verità non ci sono bagni pubblici qui, bisognerebbe andare verso il MIT.”

K “Papà papà, davvero, non penso di resistere!”

Il ragazzo si guardò attorno un po’ spaesato. – “Ok, dentro la rimessa c’è un bagno, non è un gran che, andate pure, si trova in fondo a sinistra.”

J “La ringraziamo infinitamente. Vieni Kate.”

E “Io vi aspetto qui. Fate presto!”

J “Certo.” – Disse allontanandosi verso la rimessa tenendo per mano Kate.

Dalla forte luce alla penombra.
Jarod mise gli occhiali da sole sulla fronte e cominciò ad adattarsi alla penombra.

Individuò la porta del bagno e anche la barca rossa.

Lungo una corsia sembrava essere caduto qualcosa di pensate, forse degli attrezzi, avevano lasciato dei solchi netti. I segni dovevano essere recenti, il legno rovinato era certamente più chiaro del resto della superficie.

Kate andò direttamente verso la barca e a poppa trovò la vernice graffiata come aveva detto il ragazzo. Jarod la raggiunge. Dal suo portafoglio estrasse una carta di credito e dalla tasta della giacca un tovagliolo della caffetteria.
Raschio con cura la lesione, riponendo il contenuto nel tovagliolo. Su un strozzascotte trovò alcune tracce di sangue e un paio di capelli, sembravano rossi. Raccolse il tutto, questa volta li ripose nell’involucro di plastica trasparente del suo porta biglietti da visita.

Attentamente fece un giro completo della barca, non trovando altri segni di lotta o violenza.

K “Papà, io devo andarci veramente al bagno!”

Jarod si riscosse dai suoi pensieri!

J “Mmm? Cosa? Ah certo, ora ti accompagno!”

Kate sorrise, le piaceva vedere il suo papà così concentrato.

Jarod controllò che il bagno fosse pulito e fece entrare Kate.

K “Papà, adesso me la so cavare da sola!”

J “Eh? Ah, già scusa! Sono qua fuori!”

Jarod rimase a fissare per qualche istante la porta del bagno che si richiudeva, con un sospiro tornò a controllare il pavimento chiedendosi a cosa potevano aver causato quei segni.

Ragazzo del noleggio “Hei! Problemi?”

J “No, no … ero incuriosito dalla pavimentazione rovinata e mi chiedevo come poteva essere successo!”

Ragazzo del noleggio “Non saprei! Non l’avevo notato.”

K “Ho finito papà!” – disse Kate uscendo dal bagno.

J “La ringrazio per la sua disponibilità! Arrivederci!”

Ragazzo del noleggio “A lei! Arrivederci.”

Il ragazzo rimase un po’ perplesso, non capiva esattamente che cosa potesse essere successo, ma poi, era veramente successo qualcosa? Con una scrollata di spalle tornò al suo lavoro.

----------

Ore 2.40 PM East Coast
Berlina a noleggio
Memorial Drive – Cambridge
Massachusetts

Jarod, Kate ed Ethan risalirono in macchina.

E “Che hai scoperto?”

J “Che ci deve essere stata un colluttazione l’ha dentro. Hai una sua foto?”

E “Certo, ho una fototessera.”

Ethan la estrasse dal portafoglio.

Era una di quelle foto che si fanno alle fiere. Ethan era serio, anzi, forse sorpreso, lei era sorridente, aveva una cascata di capelli rossi e gli occhi verdi.
Jarod rimase a guardala per un minuto o due.

E “C’è qualcosa che non va?”

J “Ho trovato un po’ di sangue e un paio di capelli rossi su un strozzascotte. Potrebbero essere suoi, ma non avendo un laboratorio a disposizione e un campione di raffronto non posso esserne certo.”

Ethan per un momento si rabbuiò.

J “Penso che sia ancora viva! Forse sa o ha sentito qualcosa che non doveva e forse l’hanno portata via.”

E “E’ ancora viva, ne sono certo! Lei me l’avrebbe detto se fosse morta.”

Jarod toccò Ethan su una spalla trasmettendogli tutta la sua comprensione.

J “Andiamo a casa sua. Magari ci sono altri indizi che possono esserci utili. Dove abita?”

E “141 di spring street.”

Jarod compose velocemente il nome della strada indicata sul navigatore satellitare in dotazione all’automobile. Appena gli furono fornite le indicazioni necessarie Jarod accese la macchina e partirono alla ricerca di nuove informazioni.

----------

Ore 3.25 PM East Coast
141 Spring Street – Cambridge
Massachusetts

Nonostante Alicia avesse diritto ad un appartamento all’interno del Campus l’aveva rifiutato e utilizzava un loft poco lontano che aveva reso confortevole ed era certamente lo specchio di se stessa.

La pianta dell’appartamento era curiosa, si sviluppava triangolarmente.

L’ingresso era serio, spazioso.
Sulla parete di fronte alla porta campeggiava un pannello in bianco e nero di New York degli anni ‘30.
Alla destra, la cucina era arredata con mobili moderni, ma con tendenze agli anni 50.
Il luminoso soggiorno era tutta una vetrata ed era arredato con gusto minimalista.
La sua camera da letto era decisamente orientale e non solo per il tatami e il futon, ma anche per i separé in carta di riso ornati con solamente dei disegni di fiori d’acqua.

La parte della casa che sembrava rispecchiarla di più, era lo studio.

Alle pareti e sul soffitto c’erano le foto ricomposte della volta celeste notturna. Con un pennarello argentato aveva tracciato i confini delle costellazioni e affianco scritto il nome. Sembrava di stare dentro un planetario.
I due computer erano accesi, ma su entrambi gli schermi c’era lo screensaver.
Il tavolo era ingombro di libri e di fogli con appunti a mano. Su uno scaffale c’era un impianto hi-fi e sotto una valanga di CD che sembravano accatastati a caso.
Il maglione che indossava quando sentiva freddo era ancora appoggiato sullo schienale della poltrona, gli occhiali da lettura erano rimasti dentro un grosso tomo di fisica, sembrava che fosse l’ultima cosa che aveva consultato.

Jarod cominciò a guardarsi attorno e cominciò a notare i piccoli dettagli presenti.

Una foto di Ethan abbracciato con Alicia, la borsa della macchina fotografica, probabilmente una reflex professionale a giudicare dall’ingombro, un telo bianco che copriva qualcosa di ingombrante, una stampante al laser di vecchia generazione, una stampante fotografica ultimo modello, una custodia di un CD vergine, una cornice di ultima generazione in cui scorrevano diverse fotografie, un barattolo di crema per le mani, una coperta a quadri ripiegata sul termosifone, una videocamera di ultima generazione, dei libri di mitologia greca, un atlante geografico, dei libri di astronomia e altri di fisica.

Jarod tornò indietro con lo sguardo e rimase a fissare il telo bianco.

Con un gesto deciso tolse il telo e scoprì un grosso telescopio.

Jarod mise una mano sul telescopio e scopri che invece di puntare verso l’alto, verso il cielo, puntava leggermente verso il basso.
Guardò dall’oculare e vide che inquadrava una finestra di quello che doveva essere un vecchio magazzino in disuso.

J “Ethan che c’è lì di fronte?”

E “Non lo so esattamente, dovrebbe essere un magazzino, ma non so a cosa possa servire. Alicia aveva detto che una sera le era sembrato di aver visto delle luci, ma poi non era più successo.”

Jarod sembro pensieroso, ma venne distratto dal messaggio di errore proveniente da uno dei due computer di Alicia.

Kate si era messa a giocare con uno dei computer.

Muovendo il mouse era comparsa la finestra di richiesta della password. Aveva tentato con una parola semplice: ETHAN, ma aveva fallito.

Jarod le sorrise. – “Che stai provando scimmietta?”

K “Volevo vedere se mi riusciva.”

J “Tu non hai le sue password?”

E “No … però potrei avere l’attrezzatura per scoprila nel mio appartamento.”

Jarod sembrò molto soddisfatto del fratello.

Kate però non mollò la presa.

Si guardò attorno e si mise a fissare un punto della parete, poi sulla tastiera digitò PERSEO, ma il computer come un gemito emise nuovamente il suono del messaggio di errore.

Jarod si interessò alla scelta della figlia e le disse: - “Scelta interessante! Perché non provi con ALGOL.”

Il computer ancora una volta produsse quel suono fastidioso.

J “Eppure sono convinto che stiamo guardando nella direzione giusta!”

E “Prova con MIRFAK, la sua stella preferita!”

Kate digitò veloce sulla tastiera nonostante le piccole dimensioni della mani MIRFAK.

Lo screensaver si oscurò, per qualche istante il monitor non sembrò voler riprendere colore, poi lasciò spazio alla videata principale del desktop.

J “Bravo fratello vedo che hai fatto dei progressi nel conoscerla.”

Ethan sorrise un po’ imbarazzato. – “Spesso siamo andati a vedere le stelle di notte. Non solo al planetario, a volte anche all’aperto con quello.” – Disse indicando il grosso telescopio.

Jarod gli diede una pacca sulla spalla e con sguardo d’intesa gli disse: - “Guardare le stelle! Eh?”

Ethan arrossì ancora di più. “Almeno in principio solo quello!”

Kate non comprese il significato di quello sguardo d’intesa, ma capì che il legame tra suo padre e lo zio stava crescendo. A volte ascoltava le conversazioni telefoniche tra i suoi genitori ed era affascinata da quello che si dicevano, ma il più delle volte erano i sottointesi la parte più interessante della conversazione. Si stuzzicavano, si stimolavano, si sorprendevano. Il suo modello genitoriale era decisamente atipico rispetto al modello americano eppure, almeno per lei, sembrava funzionare. Percepiva i sentimenti che si trasmettevano, anche se non li capiva e non riusciva a dargli nome, eppure dopo averli visti parlare assieme si sentiva meglio. Era riduttivo parlare di armonia, perché non c’era solo quella e non sempre era presente, ma faceva bene al suo cuoricino affamato di sentimenti.

Kate cominciò a sbirciare cosa c’era nel primo computer di Alicia, ma apparentemente c’era solamente materiale di lavoro. Jarod decise di darle una mano nella valutazione dei dati, ma sembrava solamente materiale innocuo, non c’era traccia nemmeno del lavoro di valutazione che doveva fare per il prof. Allen.

Dopo circa una mezz’ora di inutili ricerche Jarod disse: - “Qui non c’è nulla di interessante! Dobbiamo provare a controllare l’altro computer!”

E “Quindi dobbiamo trovare l’altra password.”

Jarod spinse la poltrona con sopra Kate verso l’altra tastiera.

J “Tesoro prima hai avuto un’intuizione fantastica, prova ancora!”

Kate si guardò attorno e non c’era nulla che da quella prospettiva l’attirasse, il suo sguardo però era attirato da qualcosa di propriamente non ben definito, che non riusciva a fissare.

K “Papà, c’è qualcosa, ma non riesco ad individuarla.”

J “Perché non provi a chiudere gli occhi e a visualizzare la stanza.”

Quindi chiuse gli occhi e provò con la mente a cercare la cosa che l’attirava. Non ci riusciva.

K “Papà, non ci riesco!”

J “Ok, proviamo qualcosa di simile alla precedente. Il mito di Perseo che uccide la medusa e libera dalle catene a cui è stata legata Andromeda. Prova ANDROMEDA.”

Kate velocemente digitò e premette il tasto invio. Il computer emise il suo gemito per segnalare l’errore. Sullo schermo comparve una schermata di pop up in cui li avvisava che avevano ancora solamente due tentativi a loro disposizione.

Per un attimo lo sconforto fu visibile sul volto dei tre.

J “Kate?”

K “No papà, mi sfugge non riesco a vedere con i suoi occhi come mi dici di fare sempre tu!”

J “Hai ragione! Hai una prospettiva diversa da quella di Alicia. Ethan, quanto è alta?”

E “Un metro e settanta!”

J “Già, un’altezza diversa, ma non solo. Hai detto che è complessa da conoscere. L’unica che la conosce sei tu! Penso che dovrai provare tu Ethan ad individuare la prossima password!”

E “Io? E come?”

J “Quella precedente ce l’hai fatta!”

E “Quello è stato un caso!”

J “Io penso di no. Prova Ethan, lascia che le tue voci interiori scorrano in te, ma soprattutto concentrati su di lei. Pensa al suo modo di ridere, al modo in cui si sistema i capelli, pensa al vostro primo incontro, a quando l’hai vista per la prima volta.”

E “Non so come fare, c’è troppo rumore dentro alla mia testa!”

J “Siediti, contro la parete e prendi questo, c’è ancora il suo profumo.” – Disse allungandogli la maglia che era sulla spalliera della poltrona.

Ethan obbedì.

Prese in mano il suo maglione e lo odorò.

Jarod oscurò la stanza e fece cenno a Kate di rimanere ferma e in silenzio. Jarod si sedette davanti a Ethan e gli pose il medio e l’indice sui polsi, come per controllare la frequenza cardiaca di Ethan, quindi iniziò a respirare prontamente, ma facendo uscire l’aria molto lentamente.

Ethan cominciò a rilassarsi.

Fece scorrere le voci dentro di se.

Ogni voce sembrava dirgli qualcosa di diverso, di contrastante, poi sentì il suo profumo, vide i suoi capelli, la linea del suo collo, poi il volto, le labbra di lei sussurravano qualcosa.

Ethan non riusciva a sentire.

Si concentrò sempre più su di lei fino a far scomparire il brusio di fondo.

Era solo un sussurro, le labbra di lei si muovevano appena.

Lui poteva sentire il suo respiro. Silver … dicevano le labbra di lei, Silver … lui si mosse verso di lei, quando le loro labbra furono molto vincine poté sentire ciò che bisbigliavano: Silver Spring!

Lui si avvicinò ancora di più a lei, fece per sfiorare le sue labbra con le proprie, ma lei scomparve.

Ethan ebbe un movimento di stizza, come per manifestare la sua frustrazione, per un attimo l’aveva quasi toccata.

Riaprì gli occhi e si trovò a fissare quelli del fratello.

J “Allora?”

E “Silver Spring!”

Velocemente Kate digitò sulla tastiera il nome detto da Ethan e lo screensaver scomparve lasciando spazio al desktop.

Ethan si diresse verso uno scaffale, prese una cornice e la mostrò a Jarod e
Kate. –“Questa è Silver Spring.”

J“Ha un significato particolare?”

E “E’ dov’è vissuta con sua nonna, quando i suoi genitori erano per il mondo, lei rimaneva con la nonna. Ha detto che è stata la parte più felice della sua infanzia. Quando morì, venne mandata in un collegio.”

J “Com’è possibile che dei genitori lascino la cura dei propri figli ad altri?”

E “Alicia dice che i suoi genitori le vogliono molto bene, ma è come se avessero dentro qualcosa che gli impedisce di fermasi a lungo nello stesso posto. A volte li definisce drogati di adrenalina. Vanno sempre in zone calde di guerra. Lei li preferisce così. Dopo la morte della nonna rimasero un anno con lei, ma li vedeva infelici, così fu lei a prendere la decisione di lasciarli andare.”

J “Una figlia amorevole!”

E “Lei dice di no, che lo ha fatto solamente come istinto di sopravvivenza. Però conserva ogni lettera, ogni cartolina che loro le mandano.”

J “Forse il loro modo di comportarsi è il loro modo di dimostrarsi quanto si amano.”

Jarod cominciò a cercare nel secondo computer e trovò la teoria che gli era stata chiesta di falsificare, oltre a molto materiale personale. C’erano tutti i dati e tutti i tentativi che aveva fatto per dimostrare che la teoria era errata senza però riuscirvi.

Il file più recente invece, sembrava poter dimostrare che la teoria aveva un difetto e pertanto era errata o comunque necessitava di aggiustamenti.

J “Tu sai se questo progetto è già una realtà applicativa o era solamente teoria?”

E “In teoria dovrebbe essere solo sulla carta, ma Alicia mi aveva accennato alla fretta che il prof. Allen aveva dimostrato per poterla realizzare, quindi non so con certezza. Sono però, praticamente certo, che il prof. Allen abbia depositato il brevetto e che quelli dell’agenzia spaziale se ne siano interessati.”

J “Soldi! Ecco cosa fa girare il mondo! Penso che domani diventerò un professore universitario e andrò a parlare con il prof. Allen per vedere che cosa mi racconta. Ora però dobbiamo verificare se le prove che ho raccolto nella rimessa e sulla barca sia un campione di Alicia.”

E “come pensi di fare?”

J “Ho bisogno di una spazzola e se possibile un po’ del suo sangue.”

E “Per la spazzola non è un problema, in bagno ne troverai certamente una, per il sangue è più difficile! No, aspetta il giorno prima della sua scomparsa eravamo in cucina e si è tagliata con un coltello mentre tagliava delle zucchine.”

J “Speriamo che non abbia usato della candeggina per pulire!”

E “No, lei odia quell’odore!”

J “Fantastico.”

E “Vuoi fare un esame di DNA?”

J “No! Troppo lungo e troppo complesso. Penso che mi basterà utilizzare dei reagenti per stabilire il gruppo sanguigno e l’RH. Solo nel caso di risultati identici utilizzerò il test del DNA.”

E “E i capelli?”

J “Un microscopio anche ottico dovrebbe bastarmi!”

E “Ti va bene quello che fa parte del kit del piccolo chimico?”

J “Beh … se non c’è altro saprò accontentarmi.”

K “Papà!”

J “Dimmi tesoro?”

K “Ho fame papà!”

Jarod guardò l’orologio. “Direi che hai ragione sono quasi le cinque e non mangiamo nulla dalla colazione.”

E “Perché non usi la cucina, ad Alicia non dispiacerà! C’è ancora il frigorifero pieno!”

J “Buona idea!”

E “Ah Jarod, prima di cucinare qualcosa assicurati che quello che prendi non si muova o che non faccia parte di qualche piccolo esperimento di Alicia! A volte può essere pericoloso muoversi nella cucina dove si tengono anche esperimenti!”

J “Lo terrò a mente! Tesoro che ti piacerebbe mangiare?”

K “Gelato?” – Lo disse con gli occhi speranzosi.

J “Che ne dici se lo prendiamo questa sera? Dammi una mano a preparare qualcosa.”

E “Ah Jarod chi ti ha insegnato quella tecnica di rilassamento che mi hai fatto utilizzare prima?”

J “Insegnato? Me l’ha insegnata il dottor Spock?”

E “Il noto pediatra?”

J “No, quello di Star Trek! C’era una maratona di Star Trek qualche mese fa, l’idea l’ho presa da lì!”

E “Io mi sono fidato di te! E tu ti sei fidato di un telefilm?”

J “In sostanza si! Quello che conta è il risultato: abbiamo ottenuto quello che ci serviva. Invece perché con la stessa tecnica non cerchi di farti dare una mano dal tuo senso interiore per sapere come sta e dov’è!”

Ethan lo guardò un po’ indignato, ma fece quanto richiesto.

----------

- Fine quarta parte -


Avete chiesto la carne ... qui siamo solo ai primi... ma la carne sta per arrivare ;)

Commentate gente, commentate!!!

Io vi aspetto! :yahoo:

Edited by Aleki77 - 25/11/2007, 02:20
 
Top
view post Posted on 8/10/2007, 18:38

Geek & Cottoncandy
forever

Group:
Administrator
Posts:
12,300
Location:
Milano (LA in my heart)

Status:


CITAZIONE
“Io mi sono fidato di te! E tu ti sei fidato di un telefilm?”

:lol: Grande Jarod ^^ fan di Star Trek mancava ^^

Finalmente si scopre qlkosa... :look:
 
Web  Top
Aleki77
view post Posted on 8/10/2007, 18:55




CITAZIONE (mary_jordan @ 8/10/2007, 19:38)
CITAZIONE
“Io mi sono fidato di te! E tu ti sei fidato di un telefilm?”

:lol: Grande Jarod ^^ fan di Star Trek mancava ^^

Finalmente si scopre qlkosa... :look:

Di solito Jarod è attirato da quello che si è perso negli anni di prigionia... così ...
a dir la verità volevo fare qlc del tipo
Your mind in my mind... :blink:
... ma poi ho diciso di limitarmi a un pò di semplice meditazione vulcaniana! ;)
 
Top
Aleki77
view post Posted on 11/10/2007, 04:03




Ecco accontentata Mary che vuole le cose dolci e Ioth che vuole le cose shipper!
Preparate l'insulina! Occhio alla melassa! ;)

Descent 2

Loft with a view


- quinta parte -


Ore 4.55 PM East Coast
Cucina
141 Spring Street – Cambridge
Massachusetts

Jarod rimase sorpreso nel constatare che quel frigo era un covo di batteri e forse di virus! Solo la bassa temperatura sembrava scoraggiare la produzione di strane forme di malattie e virus.

Scelse solamente le cose che erano chiuse, preferibilmente sigillate. Trovò del cheddar, un barattolo di marmellata alle ciliegie e uno di burro di arachidi.

Nella dispensa trovò del pane confezionato ancora chiuso.

Scartò il formaggio e fece dei panini con marmellata e burro di arachidi.

Kate sembrò disorientata da quella cucina.

Per quanto lei e Jarod avessero cambiato casa almeno quattro volte da quanto era fuggita dal Centro il frigorifero e la dispensa erano la prima cosa che veniva riempita, dopo aver sistemato una fotografia di Miss Parker nel posto d’onore.

K “Papà?”

J “Si tesoro?”

K “Perché questo frigorifero sembra un campo di battaglia?”

J “Un po’ perché Alicia a quanto pare le piace fare degli esperimenti e in secondo luogo, manca da sei giorni e quindi non ha avuto la possibilità di risistemarlo. Quello della mamma è assolutamente lindo e desolatamente vuoto!”

K “E perché?”

J “Perché la mamma passa poco tempo a casa e non ha tempo di fare la spesa. Di solito preferisci i take-away o il trasposto a domicilio.”

K “Ma non c’è nessuno che si prende cura della mamma?”

J “Beh, ci siamo noi e Syd e Broots.

K “Ma non c’è nessuno che stia sempre con la mamma come facciamo io e te?”

J “No, in effetti la mamma si prende cura di se stessa da sola.”

K “Ma … ma … è brutto! Perché la mamma non può venire a stare con noi?”

J “La mamma ci sta proteggendo dal Centro!”

K “Ma la mamma non lavora al Centro?”

J “Si in effetti ed è proprio per questo che lei può proteggerci, può venire a sapere delle cose prima di noi e aiutarci!”

K “Ma se noi torniamo al Centro non potremmo stare tutti assieme?”

J “No Kate! Il Centro non ci farebbe mai stare assieme, per loro siamo un pericolo tutti assieme, se ci riprendessero ci farebbero fare delle cose cattive per conto loro, ma soprattutto perché non ci toglierebbe la nostra liberta.”

Kate cominciò a singhiozzare.

Jarod la prese in braccio e cominciò a consolarla, baciandola sulla fronte.

Ethan corse in cucina e vide la scena di Kate che piangeva e di Jarod che tentava di consolarla.

E “Jarod … che succede?” – Disse con il panico nella voce.

J “Penso che sia la prima volta che piange!”

K “Mi fa tanto male dentro!” – disse mentre le lacrime continuavano a sgorgare.

J “Kate non è una brutta cosa tesoro. Stai scoprendo cos’è il bene e il male e che cosa sono i sentimenti.”

K “E come si fa a mandar via?”

J “Non si può tesoro. Questo è il difetto di chi prova emozioni, ma ce ne saranno tante di bellissime. Che ti faranno male in un’altra maniera, ma sarà un dolore quasi piacevole!”

K “Non capisco!”

J “Lo potrai capire solamente vivendo le emozioni.”

K “Non so se voglio che succeda ancora!”

J “Ci saranno anche delle sensazioni e delle emozioni bellissime. Come quando incontrerai la mamma!”

Ethan sembrò rilassarsi.

Kate invece sembrava ancora più disperata. Le lacrime rotolavano giù per le guance fermandosi solamente quando arrivavano alla camicia di Jarod. – “Ma fa tanto male! Come quando sono caduta, solo che fa male dentro!”

J “Kate sei vissuta in un ambiente sterile, senza che le persone che si avvicinavano a te potessero provare emozioni, così tu non hai imparato a gestirle. Con il tempo e un po’ di pazienza ci riuscirai.”

Kate affondò il viso nel petto di Jarod e pian piano i singhiozzi cessarono.

----------

Ore 10.30 PM East Coast
Studio
141 Spring Street – Cambridge
Massachusetts

Kate esausta per la lunga giornata era crollata tra le braccia del padre e non si era nemmeno svegliata quando Jarod l’aveva adagiata nel futon di Alicia.

Jarod ed Ethan nello studio di Alicia parlavano sottovoce.

J “Allora che cosa ti dicono?”

E “Che fisicamente sta bene mentre sembra rinchiusa in un luogo buio, dove ha poca possibilità di movimento, tra l’altro ho la sensazione che mi sia vicinissima. È come se mi sfuggisse qualcosa! Le tue analisi invece?”

J “I capelli sono decisamente i suoi, ma non il sangue. Il sangue in cucina non mi è stato utile! Era troppo rovinato per i rudimentali strumenti che avevo a disposizione e con Kate in quello stato non sono voluto andare a Boston per fare un esame del DNA completo. Così mi sono preso la libertà di frugare tra le sue cose e ho trovato una sua vecchia cartella clinica. All’interno ho trovato il suo gruppo sanguigno, il campione che avevo era troppo poco per determinare sia il gruppo sia RH così ho deciso di scommettere sul gruppo sanguigno. Alicia è di gruppo B, piuttosto raro, mentre il campione prelevato dalla barca è certamente di tipo 0.”

E “Di chi pensi che possa essere quel sangue?”

J “Forse del suo assalitore, o di un’altra vittima.”

E “Come possiamo scoprirlo?”

J “Dovremo indagare, primo per scoprire dove è stata portata Alicia, secondo per capire chi è coinvolto e terzo per sapere in cosa ci stiamo cacciando.”

E “Cosa farai domani?”

J “Domani diventerò il dott. Hubble, docente supplente di astrofisica.”

E “E come farai a farti assumere?”

J “Già fatto! Ho controllato il sito dell’università, sono riuscito ad eludere i sistemi di protezione, ho notato un avviso per la ricerca di un sostituto della dott.ssa Bradley e così eccomi assunto con un incarico pro tempore.”

E “Ottimo! E io che farò?”

J “Direi che tu devi trovare Alicia! Il tuo senso interiore è stato fondamentale per salvare Parker da quell’esplosione e per liberare Kate dal Centro, ne sono certo, tu sei la chiave per ritrovarla! Devi solamente avere fiducia nelle tue notevoli capacità!”

Ethan sorrise, ora che c’era Jarod a tenere in pugno la situazione gli sembrava che la confusione che aveva nella testa cominciasse a dipanarsi.

E “Per quanto riguarda il campione di vernice?”

J “Per quello ho decisamente bisogno di un laboratorio di analisi attrezzato, penso che a causare quel graffio sia stata la stessa cosa che ha rovinato la pavimentazione della rimessa.”

E “Come farai a stabilirlo?”

J “Terrò gli occhi aperti e manderò il campione a un amico di Chicago!”

Ethan rise. – “Sempre pieno di risorse!”

J “In questi anni ho dovuto imparare a cavarmela da solo, ma anche di farmi aiutare quando la situazione lo richiede.”

E “Capisco. Perché non vai a dormire anche tu con Kate?”

J “Voglio finire di studiare questi manuali, devo fare una buona impressione al mio colloquio di domani mattina.”

E “Ok! Allora penso che mi stenderò sul divano.”

J “Buona notte Ethan!”

E “Buona notte Jarod!”

Ethan lasciò la stanza.

Jarod si mise a fissare la foto che ritraeva Alicia e Ethan abbracciati, sorrise, quindi prese il cellulare.

Premette il tasto di chiamata e attese di sentire la sua voce.

MP “Si?” – Rispose una voce un po’ assonnata.

J “Ti ho svegliato! Mi spiace.”

MP “Non importa, ti stavo giusto pensando.”

J “Oh … e a cosa pensavi entrando nello specifico?”

MP “Nulla di particolare, forse all’ultima volta che ci siamo visti!”

J “Oh … interessante, mi vengono in mente certe cose!”

MP “Non pensavo a quello! Beh non direttamente almeno!”

Jarod sorrise. – “Ahm, capisco. Peccato, perché io stavo pensando proprio a quel momento.”

MP “Non dovresti stuzzicarmi quando non c’è nessuna possibilità di vederci.”

J “Vero, almeno per ora, ma mi piace ricordare certe cose, a volte penso che siano successe solo dentro la mia testa, poi vedo Kate e allora capisco che è stato tutto reale.”

MP “Vorrei poterlo fare anch’io.”

J “Lo so, e io vorrei che voi … che noi potessimo stare assieme. Ci sono cose in cui non riesco a sostituirti pienamente!”

MP “Sei un simulatore Jarod!”

J “Vero, ma non ho mai simulato di essere te e me contemporaneamente! Sembra che io abbia trovato dei limiti alle mie capacità!”

MP “E’ impegnativo fare i genitori?”

J “Più di qualsiasi altra professione abbia intrapreso, ma non lo cambierei per nulla al mondo.”

MP “Ti sto invidiando!”

J “Non devi, senza di te non riuscirei in questa cosa. Ti stai occupando di noi anche a distanza in maniera splendida.”

MP “A me non sembra di fare molto!”

J “E invece lo stai facendo: ci stai proteggendo!”

MP “Avrei voglia di venire con voi!”

J “Lo puoi sempre fare!”

MP “No e lo sai anche tu! Qui c’è tutto il nostro passato e certamente parte del nostro futuro!”

J “Il nostro futuro è Kate!”

MP “Appunto! Trovare le nostre risposte renderà Kate libera in futuro ed è il dono più grande che un genitore possa fare ad un figlio!”

J “Come stavo dicendo tu fai molto per noi”

MP “Come riesci sempre a farmi dire esattamente il contrario di quello che penso?”

J “Non lo so. Penso sia un dono! Del resto ti preferisco combattiva che demoralizzata. Cambiando argomento come hai trascorso la tua domenica?”

MP “Sono andata in un beauty-farm a farmi fare un trattamento completo!”

J “Interessante!”

MP “Tu invece?”

J “Ho provato ad entrare nella testa di Alicia.”

MP “E ci sei riuscito?”

J “Direi che sono stato più una guida.”

MP “Trovata?”

J “Non ancora! Il nostro miraggio ha qualche difficoltà applicative. Sembra che i forti sentimenti lo mandino in confusione tanto da non sentire più quello che loro gli dicono!”

MP “In effetti anch’io necessito di una certa tranquillità per poter accedere a quella parte di me.”

J “Eppure sono convinto che le emozioni siano un aiuto per ottenere delle risposte, ma sovraccaricano il sistema.”

MP “E Kate?”

J“ Anche per lei le emozioni sono un problema. Più che altro perché le sta scoprendo tutte assieme e non è riuscita a crearsi una barriera protettiva come solitamente succede. È come se avesse tutti i nervi scoperti. Questo è uno dei motivi per cui non ha paura di nulla. Non ha il senso del pericolo!”

MP “E’ avventata!”

J “Non esattamente, conosce esattamente il risultato delle sue azioni, ma non sulle emozioni e ciò la porta a sottovalutarle i rischi che può permettersi di correre.”

MP “Come può essere senza emozioni? A me è sembrata una bambina felice?”

J “E’ questo il punto! Raramente ha conosciuto la frustrazione, l’impotenza, stress e le emozioni che la colpiscono all’improvviso, semplicemente non le sa gestire.”

MP “Tutti i bambini sono così a quattro anni!”

J “No! A quattro anni hanno già ricevuto rifiuti e compensi e hanno formato la propria personalità in base a questo, Kate, si sta formando. La sua indole è allegra, ma non conosceva la sofferenza prima di essere al di fuori del Centro. Vedendo me e te ha cominciato a desiderate qualcosa oltre le sue possibilità. Vuole la sua famiglia unita, ma è combattuta dalla sua forte componente razionale e da quella emotiva.”

MP “Si, penso di aver capito! Che possiamo fare?”

J “Aiutarla a sviluppare le sue difese, ma soprattutto a farla sentire amata.”

MP “Ho voglia di abbracciarla, di toccarla, di sentirla fisicamente vicino a me. Penso che se la vedessi, anche solo per un istante, non sarei più in grado di lasciarla andare.”

J “Si, comprendo quello che stai dicendo, senza di lei ora non saprei come fare, però anche senza averti con noi Parker è difficile, soprattutto la notte.”

MP “Che dichiarazione d’intenti!”

J “Beh … non che non ci penso a fare l’amore con te, anzi, ma la notte, se lascio libera la mia mente, ti penso sola a Blue Cove e so che vorrei essere con te …”

MP “E’ la cosa più romantica che tu mi abbia mai detto rat-lab!”

J “Osservare la volta celeste a volte porta a dire di queste cose.”

MP “Vorrei essere nello posto assieme. Se chiudo gli occhi e lascio la mente a briglia sciolta per più di cinque secondi ti sento dentro di me! Quando sono in ufficio, non posso permettermi di chiudere gli occhi e di riposare, o può succedere come l’altro giorno!”

J “Che è successo?”

MP “E’ entrato Lyle nel mio ufficio e non me ne sono accorta fino a quando non mi ha toccato la spalla.”

J “E dov’eri?”

MP “Con te e Kate in quella baita di montagna che è stato il vostro primo rifugio!”

J “In effetti un bel posto! Arrampicata lunga?”

MP “Ci siamo arrivati in elicottero, ma poiché mancava il posto per atterrare, siamo scesi a corda doppia. Incantevole il ritratto che hai fatto di me e Kate assieme! Se non fosse per il colore degli occhi avrei detto che si trattava di me e mia madre!”

J “L’effetto desiderato era proprio quello! Lyle e Raines hanno capito di che si trattava?”

MP “Non lo so in effetti, io a Lyle ho detto che doveva trattasi di nostra madre e me, non so se ci ha creduto. Se è vero che non sapesse che Kate è mia figlia ora penso non avrà più dubbi!”

J “L’idea era quella! Tu però devi sempre dire che si tratta di te e tua madre!”

MP “Si lo so! Per la mia sicurezza!”

J “Esatto!”

K “Papà?”

Kate era entrata nello studio strofinandosi gli occhi, vestita con una camicia da notte rosa con i fiorellini.

J “Tesoro ti ho svegliato?”

Kate fece cenno di no con la testa. – “Stavo sognando la mamma. Mi stava dicendo qualcosa di importante, ma non l’ho sentito, mi sono svegliata.”

J “Vieni Kate, vieni a sentire cosa ti deve dire la mamma!”

Kate corse verso il cellulare che le veniva offerto. – “Mamma!”

MP “Ciao Kate! Che cosa ti stavo dicendo?”

K “Non lo so, ma eri tanto bella e potevo sentire la tua mano sulla mia guancia!”

MP “Allora sicuramente ti stavo dicendo che ti voglio tanto bene e ti auguravo la buona notte!”

K “Si, … penso di si, mi da come la stessa sensazione.”

Jarod quando si accorse che Kate era scalza la prese in braccio e la riaccompagnò a letto. Si tolse le scarpe e si stese assieme a lei sui futon.

J “Kate ora dai la buona notte alla mamma, è tardi!”

K “Buona notte mamma, ti voglio bene!”

MP “Buona notte tesoro, ti voglio bene.”

Jarod si avvicinò al cellulare. – “Buona notte Parker! A Presto!”

MP “Buona notte. A presto.”

----------

Ore 1.55 pm East Coast
431 Mountain Spring Road – Blue Cove
Delaware

Miss Parker chiuse la conversazione.
Quelle frasi erano le parole più belle che le fossero mai state rivolte. E quel “a presto” era la loro promessa d’amore che ogni giorno si rinnovava a distanza.
Chiuse gli occhi e precipitò nel suo sogno personale.
Lei che faceva l’amore con Jarod, lei che faceva delle passeggiate con Kate, lei che camminava con loro, mano nella mano, lei che sorrideva felice.

-----------

- fine quinta parte -

----------

Fatto l'insulina?
NO??? Io vi avevo avvertito! Ora tutti a lavarsi i denti se no vengono le carie dopo un pezzo così!

Ok per un pò io sarò assente, ma voi leggete e commentate che al mio ritorno voglio sapere che ne pensate!

A presto! ;)


:ciao: :ciao: :ciao:

Edited by Aleki77 - 25/11/2007, 02:22
 
Top
IOTH
view post Posted on 11/10/2007, 15:15




CITAZIONE (Aleki77 @ 11/10/2007, 05:03)
Ecco accontentata Mary che vuole le cose dolci e Ioth che vuole le cose shipper!

:yahoo: :yahoo: :yahoo:

CITAZIONE (Aleki77 @ 11/10/2007, 05:03)
Come quando solo caduta, solo che fa male dentro!”

supervisore in azione: invece di "solo caduta" va "sono caduta" ;) ;)

CITAZIONE (Aleki77 @ 11/10/2007, 05:03)
Ok per un pò io sarò assente, ma voi leggete e commentate che al mio ritorno voglio sapere che ne pensate!

bhè aleki la tua assenza è giustificata in pieno :ok: :ok: ;) ...mtw...... :wub: :wub: :wub: :love: :love:

il pezzo che hai postato mi piace molto...ma un commento più preciso te lo posterò in seguito ;) :P
 
Top
view post Posted on 15/10/2007, 13:32

Geek & Cottoncandy
forever

Group:
Administrator
Posts:
12,300
Location:
Milano (LA in my heart)

Status:


Chiedo venia non avevo ancora commentato!

CITAZIONE
J “Vero, ma non ho mai simulato di essere te e me contemporaneamente! Sembra che io abbia trovato dei limiti alle mie capacità!”

^^

Davvero interessante la parte riguardante le emozioni di Kate, sembri un'esperta al riguardo!

E bella anche la "relazione" Jarod-Parker, è un tipo di relazione che potrebbero ben calzare i nostri eroi!

 
Web  Top
Aleki77
view post Posted on 18/10/2007, 20:05




CITAZIONE
Chiedo venia non avevo ancora commentato!

Meno male... pensavo di aver fatto flop

CITAZIONE
Davvero interessante la parte riguardante le emozioni di Kate, sembri un'esperta al riguardo!

Sono... 10 anni che ho a che fare con la psicologia soprattutto con quella dell'età evolutiva... mi affascina, ma esperta è eccessivio! ;)

CITAZIONE
il pezzo che hai postato mi piace molto...ma un commento più preciso te lo posterò in seguito

Hei... sto andando troppo lenta?
 
Top
Aleki77
view post Posted on 23/10/2007, 10:56




Ok, lo so, sono un decisamente OT :P , ma quando a Central Park ho visto il Boathouse, non ho resistito e l'ho fotografato :rolleyes: . Di solito cerco di essere precisa, ma quando qualcosa non la so, invento... ma azzeccarci anche sul prezzo del noleggio... :mmm:

image

CITAZIONE
In pochi minuti raggiunsero il Boathouse. Fuori sembrava tutto tranquillo, c’erano alcune biciclette e qualche ragazzo che chiacchierava.

Il ragazzo del noleggio barche sorrise. –“Volete fare un giro sul fiume Charles con una barca a vela?”
Jarod lesse negli occhi di Kate il desiderio di fare un’esperienza nuova.

J “Perché no? Quanto cosa?”

Ragazzo del noleggio “Un’ora 12$, due ore 20$.”

image

Non preoccupatevi, a breve la prossima parte! ;)
 
Top
98 replies since 28/9/2007, 16:07   2558 views
  Share