| Lasciamo così allora, faccio solo finta che tu non abbia detto a Jarod il nome della simulazione. (licenza di ficwriter!!!) Ho un'idea troppo fiQaaaaaa!!!!!! No no, anzi no. Fa niente. Posso risolvere comunque.
Era stato difficile dire alla signora (e ci rintruzzo di nuovo...) che si era trattato di un falso allarme, e ancora più difficile evitare il colpi che lei aveva cercato di dargli con la borsetta. Mentre tentennava davanti alla porta della centrale di polizia, ripensò che forse non sarebbe stato male perdere un altro po' di tempo a spiegare che non era colpa sua se la fonte delle informazioni si era dimostrata inattendibile solo all'ultimo momento. Sospiro. Sguardo determitato. Occhiali da sole abbassati sul naso (altrimenti lo sguardo determinato a che serviva???) Occhiata alla porta vetrata per vedere se i capelli erano in ordine. E dentro. "Agente Jarod, come mai non è in divisa?" Per fare una buona impressione su Miss Parker non era una bella risposta. "Quest'oggi non sono di turno, sono stato richiamato solo per un caso precedentemente sospeso. Dovrebbero essere arrivati dei testimoni sotto copertura per me..." "Si...si sono presentati come suo fratello e la sua fidanzata!" La sessantacinquenne addetta all'accoglienza non fece in tempo ad ammirare l'atletica figura del nuovo agente in jeans scambiati e maglietta nera mooolto aderente, in quanto il giovane in questione era già scomparso dietro la porta del suo ufficio con uno sguardo corrucciato ma, secondo la suddetta addetta all'accoglienza, sexy quasi quanto quello di suo marito, uscito dieci anni prima per comprare le sigarette e mai più tornato.
"Buongiorno Jarod..." "Tu? Mio fratello! Non sei degno neanche di nominare Kyle..." "Ok, non è stata un'idea felice ma al momento non mi è venuto niente da dire..." Lyle e Miss Parker erano seduti ad aspettarlo sulle due sedie di fronte alla sua scrivania. Lui prese posto dove consueto appoggiando le braccia incrociate sul bordo del tavolo. Si ritrovò a posare lo sguardo su Miss Parker...sempre bellissima. "Ciao Parker" quasi sussurrò, con voce roca. "Ciao Jarod" rispose lei, con un sopracciglio alzato e un sorriso caldo e complice. "Bene" esordì Lyle "adesso che ci siamo salutati e siamo di nuovo tutti amici..." Occhiataccia da parte di entrambi. "Credo sia il caso di discutere di cose serie." continuò Jarod. "Conosco la future of the world, la centrale nucleare,è nata quando avevo...13? 14 anni più o meno e conosco le mie simulazioni per la future of the world, che sono state chiamate appunto con lo stesso nome". "Simulazioni?" La voce di Miss Parker l'avrebbe sempre paragonata ad un brivido caldo. "Si, Parker. Simulazioni, al plurale. Il progetto della future of the world è mio...la mia prima centrale nucleare. Potete immaginare quanto ci sia attaccato sentimentalmente" Una smorfia, a dimostrazione che stava facendo dello spirito. "Continua..." Imposizione...inutile specificare chi stesse parlando. "Ho svolto poi vari lavori per la future...molti hanno contribuito a renderla appunto "il futuro per l'energia di tutta l'umanità" e altre poi hanno preso altre strade". "Che intendi?" Stavolta era Lyle. "Progetti sperimentali, di cui la future non ha sentito neanche parlare. Roba troppo forte per il mercato...e troppo pericolosa." "Lui" Miss Parker indicava con disgusto il fratello "Ha detto che si trattava di progetti pacifici..." " In una centrale nucleari non adotti i bambini, Parker...e non dai da mangiare ai senzatetto..." "Quello che intendevo" prese la parola l'uomo senza pollice " è che non si parlava in quella situazione di scoppi, morti, kaboom e tutto il resto" "Una simulazione è una simulazione...tutte le mie simulazioni sono pacifiche...come la usa il cliente poi è tutto un altro paio di maniche...e non dovrei essere io a spiegartelo. Lo hai già provato sulla pelle..." "Si si...il povero bambino sfruttato dal centro e scappato solo per provare il gelato...la sappiamo questa storia." si intromise Miss Parker "come sappiamo che Lyle è un cretino. Adesso possiamo evitare i dettagli a carattere personale e concentrarci sulle informazioni vere e proprie?". "Così sia" disse Jarod socchiudendo gli occhi. "Ho tre domande. Di che simulazione di tratta? A chi l'hai venduta? E cosa hanno intenzione di farne? Spero sappiate essere esaurienti" Lyle inspirò ed espirò, deciso a fornire un'attenta versione dei fatti per soddisfare il genio. Purtroppo non ci riuscì perchè il rumore del vetro infranto da una pallottola si dimostrò più esauriente di tutte le spiegazioni. A pochi metri di distanza da loro c'era Willy, insieme al signor Rains. Nell'arco di pochi secondi Sydney entrò di corsa nella stanza "Presto...scappate! C'è una macchina qui fuori, con Broots che ci sta aspettanto. Su!" Jarod scoprì ben presto che anche dopo una giornata come quella precedente, riusciva ancora a correre veloce. Molto veloce. A voi l'inseguimento e il probabile nuovo rifugio. Lasciatemi solo il dialogo sulla bomba...che ho un'ideona (mi sono resa conto che veniva troppo lunga metterla qui). Sappiate solo che Sydney è la chiave di tutto. Eheheheheh Trema Jarod!!!!
Edited by §bloodiness francis§ - 13/6/2006, 14:17
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